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170 anni fa a Campi Bisenzio nasceva il motore a scoppio

Una rivoluzione che trasformò il mondo, ma pochi conoscono che furono due campigiani a fare la scoperta.

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La tomba di Felice Matteucci a Villa Montaòvo La tomba di Felice Matteucci a Villa Montaòvo © ufficio stampa
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“Oggi ricorre un anniversario del quale, noi campigiani, dobbiamo essere davvero orgogliosi:  i 170 anni dall’invenzione del motore a scoppio da parte di Felice Matteucci, le cui spoglie riposano a Villa Montalvo, e di padre Barsanti. Un anniversario che merita di essere ricordato, per il quale ringrazio l’associazione “Antica società del buonumore” per gli eventi promossi in questi giorni, essendo importante omaggiare i due scienziati, il cui lavoro di ricerca, intuizione e dedizione resero possibile un vero e proprio cambiamento della storia e del nostro modo di vivere con l’avvento del trasporto di massa”. 
Così si esprime Paolo Gandola, consigliere di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra a Campi Bisenzio.

“Al riguardo riteniamo importante che anche la nuova amministrazione preveda un ciclo di eventi durante quest’anno per festeggiare l’anniversario e che si provveda ad aderire alla Fondazione lucchese “Barsanti - Matteucci”, entrando a far parte dei “luoghi del motore”.

Risulta preminente, sottolinea ancora Gandola, dare risalto a colui che oltre ad essere stato a lungo Consigliere comunale a Campi, studiò per primo l’impiego dell’idrogeno come combustibile ed onorare, anche nei prossimi anni, l’inventore del motore a scoppio sviluppando precise iniziative per promuovere e diffondere l’opera di ricerca scientifica e sperimentale eseguita dal grande Matteucci per unire la sua figura in modo inscindibile con l’identità della nostra città”.

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