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Esplosione in appartamento a Barberino: Emerge il profilo della vittima e l’ipotesi di un gesto volontario

Pierantonio Cianti sotto sfratto, si sarebbe tolta la vita con l’esplosione. Evacuate famiglie vicine, inagibili alcune abitazioni.

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La casa esplosa La casa esplosa © nc
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La vittima dell’esplosione è Pierantonio Cianti, 71 anni, pensionato — secondo le ricostruzioni un ex camionista — conosciuto a Barberino come “Ciantòlo”. Dalle testimonianze raccolte emerge che l’uomo da tempo sapeva che l’appartamento in cui viveva, in affitto, non sarebbe stato rinnovato: avrebbe dovuto lasciare la casa entro pochi giorni.

Dinamica e ipotesi investigativa: gesto volontario o incidente

Nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 dicembre, attorno alle 03:30–03:45, un’esplosione — causata, secondo quanto riportano alcuni testimoni e articoli, da una bombola di gas — ha devastato l’appartamento di Cianti in via Garibaldi 8, al primo piano di uno stabile. Pochi istanti dopo è scoppiato un incendio che ha distrutto gran parte dell’abitazione.

Al momento gli inquirenti tendono a considerare l’ipotesi più accreditata quella di un gesto volontario da parte dell’uomo, alla luce della situazione di sfratto che stava affrontando. Tuttavia non sono esclusi altri scenari: si continua a esaminare anche l’ipotesi di un malfunzionamento dell’impianto del gas o di un incidente. Secondo fonti giornalistiche, il corpo di Cianti è stato rinvenuto vicino a una bombola e a un accendino, dettaglio che rafforzerebbe l’ipotesi del gesto volontario. 

Conseguenze sulla palazzina e sui vicini: evacuazioni e inagibilità

L’esplosione ha avuto conseguenze gravi non solo sull’abitazione di Cianti, ma anche sull’intero edificio. Sono stati segnalati danni alla struttura, e i tecnici, su disposizione dei vigili del fuoco, hanno dichiarato inagibili alcune abitazioni del condominio. Diverse famiglie vicine — tra le quali quella che abitava direttamente sotto l’appartamento esploso — sono state evacuate precauzionalmente. Le autorità hanno chiuso temporaneamente dei tratti stradali: per esempio un tratto del vicino viale della Repubblica risulta bloccato per verifiche di stabilità. 

La notizia ha suscitato profonda costernazione a Barberino di Mugello: molti residenti ricordano Cianti come «una persona tranquilla, chiusa in sé ma rispettata da tutti». Al contempo, il dramma ha riacceso il dibattito locale sui temi degli affitti, degli sfratti e delle fragilità sociali — sottolineando quanto vulnerabili possano essere certe fasce di popolazione anche in piccoli centri. 

Cosa succede ora: inchiesta e accertamenti

Le indagini — condotte dai carabinieri — sono in corso: si attendono risultati degli accertamenti tecnici sull’appartamento e sull’impianto del gas, nonché l’eventuale decisione della magistratura su un eventuale autopsia. La situazione delle abitazioni vicine resta monitorata: gli sfollati per ora restano fuori casa, in attesa di verifiche di agibilità. Il comune locale ha annunciato che fornirà supporto alle famiglie coinvolte. 

 

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