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No alla guerra in Ucraina. Anche Rifondazione alla fiaccolata. Ma condanna scelta di inviare armi

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Appello per la pace Appello per la pace © N.c.
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Così Rifondazione Comunista del Mugello:

Come circoli mugellani di Rifondazione Comunista parteciperemo alla fiaccolata contro la guerra di questo venerdì e invitiamo a partecipare tutti coloro che hanno a cuore l'avvio di un vero processo di pace come unica soluzione possibile per disinnescare un'escalation che mette a rischio il futuro di tutte e tutti.

E’ necessario alzare la voce per pretendere un immediato cessate il fuoco e quelle trattative diplomatiche necessarie a sancire definitivamente la pace in tutta l'Ucraina, e nel Donbass, che nessuno finora è stato concretamente disponibile a intraprendere. La pace però non si costruisce solo mettendo fine ad un'invasione ingiustificabile, ma anche e soprattutto con una cooperazione internazionale tesa a rimuovere le ragioni alla base dei conflitti. Anche per questo quindi sfileremo, per denunciare l'irresponsabile politica di allargamento ad est della NATO che ha destabilizzato quegli equilibri che oggi sono esplosi nell'ennesima guerra in cui vengono coinvolti gli stati europei. Una guerra che tuttavia è iniziata nel 2014 in Donbass e che, se non vedrà venire meno le ragioni profonde che l'hanno generata, temiamo non possa cessare nonostante qualsiasi tregua accordata.

Per questo porteremo per le strade anche la denuncia della dissennata scelta bellicista portata avanti dalle istituzioni europee e degli stati membri, governo italiano in primis con la maggioranza che lo sostiene. Non solo la decisione di fornire armi all'Ucraina significa entrare di fatto in guerra, violando palesemente lo spirito dell'articolo 11 della nostra Costituzione, ma questa scelta porterà solo ad alimentare il conflitto in atto e la distruzione di un Paese già irrimediabilmente segnato dagli eventi degli ultimi anni. La scelta di fornire armi alimenterà solamente il massacro di un popolo cominciato ben prima dell'invasione russa, e che non si fermerà con l'invio di ulteriori armamenti. Negli ultimi decenni abbiamo visto fallire fin troppi tentativi di esportazione della pace e della democrazia con missili e fucili.

Invitiamo quindi chi scenderà in piazza a prendere le distanze dalle scelte del governo italiano e delle istituzioni europee, scelte che rischiano come non mai di precipitarci nel baratro di una guerra destinata a crescere.

Vogliamo chiedere piuttosto e con fermezza, come già fatto in parlamento dalle nostre rappresentanti del gruppo Manifesta, che Italia e Europa si adoperino finalmente per ristabilire il dialogo e una soluzione diplomatica del conflitto, per il bene non solo del popolo ucraino, ma di tutte e tutti.

 

Partito della Rifondazione Comunista - Zona Mugello

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Commenti 1
  • gianfranco

    Quante chiacchiere! Non è che ...ve la state facendo addosso?

    rispondi a gianfranco
    ven 4 marzo 2022 05:20