In occasione della Giornata mondiale dell’ acqua 2016, Publiacqua e Festival dei Popoli, in collaborazione con Quelli della Compagnia, hanno messo a punto una proposta cinematografica che si inserisce nel programma di eventi “ Madre Acqua ”, previsti per il giorno 22 marzo e dintorni. La rassegna si terrà il 21 e il 22 marzo, allo Spazio Alfieri di Firenze; al Terminale Cinema di Prato; a Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (Arezzo) e alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia. In programma quattro documentari di diversa nazionalità e ambientazione, incentrati sull’importanza dell’ acqua nell’ecosistema. I film presentati si focalizzano sul profondo legame tra gli esseri umani e la natura, legame da salvaguardare, visto che interventi troppo invasivi possono causare un degrado ambientale irrimediabile. Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito. Tra i film in programma segnaliamo la prima italiana di “Hija de la Laguna - Daughter of the Lake” di Ernesto Cabellos Damian (Peru, 2015, 87’), in programma il 21 marzo al cinema Terminale di Prato (ore 18), il 22 marzo alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia (ore 10.00) e allo Spazio Alfieri (ore 21.30). Al culmine della corsa all’oro in Perù, una donna andina in grado di comunicare con gli spiriti dell’acqua prova a usare tutti i suoi poteri per evitare che una miniera aurifera distrugga il lago che, secondo le antiche tradizioni, è una creatura vivente. Il film indaga l’importanza dell’armonia tra l’uomo e gli elementi naturali, al tempo stesso mostra le lotte degli abitanti del luogo per proteggerlo dallo sfruttamento minerario. Lunedì 21 marzo (alle 21.30), al Terminale Cinema di Prato, si terrà la prima italiana di “Sud Eau Nord Déplacer - South to North” di Antoine Boutet (Francia, 2014, 110’) sul “Nan Shui Bei Diao”, il più grande progetto di deviazione di un corso d’acqua al mondo che prevede il trasferimento delle acque dal Sud al Nord della Cina. La vita o la morte di molte regioni dipendono dai suoi esiti. I rischi sono altissimi, e vanno dal danno ambientale all’impatto sulle popolazioni sfollate. “ Madre acqua ” prosegue martedì 22 marzo con “The Well. Voci d’acqua dall’Etiopia” di Paolo Barberi e Riccardo Russo (Italia, 2011, 55’) (alle 20,00 a Le Fornaci di Terranova Bracciolini e alle 21,30 allo Spazio Alfieri di Firenze) girato nel Corno d’Africa, ciclicamente sconvolto da terribili siccità. Sullo sfondo delle aride distese dell’Oromia (sud dell’Etiopia), il film descrive la vita dei pastori Borana che si raccolgono con le loro greggi attorno ai secolari pozzi ‘cantanti’. Mentre nel mondo intero assistiamo a esodi massivi dalle zone aride e l’accesso all’acqua potabile non è ancora considerato da tutti un diritto fondamentale dell’uomo, la popolazione Borana merita particolare attenzione per la straordinaria organizzazione che garantisce a tutti l’accesso ai pozzi, senza uso di denaro. Wind of Change di Julia Dahr (Kenya, Norvegia, 2012, 40’) compone il ritratto di una famiglia contadina del Kenya durante la stagione delle piogge. Il capofamiglia Kisilu, che vive ogni giorno in attesa di precipitazioni che nutrano il suo campo di miglio, confida le sue ansie alla videocamera in una sorta di diario quotidiano. Uno sguardo intimo e toccante sulla lotta contro i cambiamenti climatici. Il documentario sarà proiettato martedì 22 marzo all’auditorium Terzani di Pistoia alle 12.30. Allo Spazio Alfieri di Firenze (ore 10) e a Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (ore 9) sono previste proiezioni dedicate alle scuole. L’evento è organizzato da Publiacqua e Festival dei Popoli in collaborazione con Water Right Foundation e Legambiente.