Alberghi,host, strutture extra alberghiere, ma anche Diocesi di Firenze, Fondazione Kennedy e privati cittadini: in molti hanno risposto ‘presente’ alla richiesta di disponibilità a ospitare il personale sanitario in arrivo in città per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
“Ringrazio la rete degli host, gli albergatori e le strutture extra alberghiere, ma anche i privati - ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re - che hanno messo a disposizione i loro immobili per ospitare gli infermieri e il personale sanitario che arriverà in città a seguito delle assunzioni messe in campo dalla Regione Toscana per affrontare l’emergenza. Mi fa piacere che dopo il nostro appello e l’adesione dell’associazione ‘My Guest Friend’, anche le altre associazioni di questo tipo di tutta Italia si siano mobilitate in tal senso. Ringrazio anche la Diocesi di Firenze, il Cnec Toscana e la Fondazione Kennedy per l’altrettanto pronta risposta nel mettere a disposizione immobili. Abbiamo chiesto conferma all’Agenzia delle Entrate - ha proseguito l’assessore Del Re - che per chi vorrà attivare un contratto di comodato d’uso gratuito, ai sensi dell’articolo 62, comma 1 del decreto CuraItalia, sarà sufficiente uno scambio a mezzo pec del contratto tra le parti senza necessità quindi di registrazione. Confidiamo in questa ulteriore agevolazione per facilitare la messa a disposizione di questi alloggi a favore di chi sta combattendo ogni giorno questa battaglia in prima linea”.
“Ringrazio anche le associazioni di categoria degli albergatori, Confindustria Firenze, Federalberghi Firenze e Assohotel - ha concluso l’assessore Del Re - che hanno prontamente risposto all’appello per raccogliere e presentare le disponibilità dei propri associati alla Regione, che proprio oggi, a seguito dell’ordinanza di ieri del presidente Enrico Rossi, verranno trasmesse alla Asl. Alcune offerte sono state accompagnate da bellissime parole, che dimostrano la grande solidarietà nel momento del bisogno per dare un alloggio a chi è e sarà più di tutti colpito da questa pandemia, ovvero i contagiati”.