Non c'è pace per il giardino Caponnetto ancora una volta scenario di un brutto episodio. Dopo la rissa con aggressione sessuale (articolo qui) e sfregio del vandalismo alla targa dedicata al Magistrato (articolo qui) ieri sera si è verificata un'altra situazione incandescente che ha costretto alla fuga gli avventori del chiosco. Nei paraggi si è verificato un inizio di rissa tra due nordafricani.
Una rissa per fortuna contenuta grazie al marocchino, al quale è stata offerta cocaina, e che ha rifiutato l'offerta dello spacciatore algerino. Quest'ultimo non ha accettato il diniego e ha tentato di aggredire l'altro uomo con una bottiglia di vetro.
È volato un tavolino che ha sfiorato un'avventrice del chiosco Kabana, la quale era tranquillamente seduta a prendersi una bibita e a godersi il fresco nel giardino, quando intorno a lei si è scatenato il panico, con un fuggi fuggi generale. Il chiosco è stato costretto a chiudere nuovamente per evitare il peggio, impedendo così la prosecuzione del lavoro.
C'è paura tra i residenti. In pochi mesi il giardino Caponnetto non è più lo stesso, e chi è costretto a passarci o a lavorarci lo fa con preoccupazione.
Sul tema abbiamo sentito il Presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri, che conferma:
"Purtroppo nel giardino Caponnetto continuano gli episodi sgradevoli. Noto però, con piacere, che Polizia e Carabinieri sono maggiormente presenti, ma le criticità permangono. In caso di emergenza, purtroppo, il 112, con le domande che gli operatori pongono, in alcuni casi incide negativamente sulla tempestività. Chi chiama, se perde troppo tempo al telefono, rischia di subire un'aggressione. Sono sicuro che verranno effettuati dei miglioramenti in proposito."