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Inchiesta migranti. Interdizione revocata per Terzani (presidente Co&So)

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Inchiesta migranti. Interdizione revocata per Terzani (presidente Co&So) Inchiesta migranti. Interdizione revocata per Terzani (presidente Co&So) © n.c.
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Per l'inchiesta, lo ricordiamo, era stata decisa l'interdizione anche Matteo Conti, presidente della cooperativa Il Cenacolo per il quale ancora non sono state diffuse notizie. Ma ecco la nota relativa a Terzani:

Revocata l'interdizione a Lorenzo Terzani Inchiesta migranti: il Gip ha revocato la misura cautelare nei confronti del presidente di Co&So Cessa il divieto di esercitare determinate attività professionali e imprenditoriali Firenze, 6 settembre 2018 - Il presidente di Co&So Lorenzo Terzani può riprendere a svolgere la propria attività. E' questa la decisione del giudice per le indagini preliminari in merito all'inchiesta sul sistema di accoglienza dei cittadini stranieri per cui Terzani, in quanto presidente di Co&So è stato indagato e colpito dalla misura interdittiva. Questa misura il Gip l'ha revocata su istanza della difesa e con parere favorevole del Pubblico Ministero, perché, si spiega nell'ordinanza, Terzani dopo l'interrogatorio aveva chiarito la propria posizione facendo venire meno le ragioni dell'interdizione. Co&So conferma la piena fiducia nella magistratura e la totale disponibilità a ogni altro e ulteriore chiarimento sul suo ruolo nella vicenda. Co&So si augura che l'inchiesta vada fino in fondo facendo piena luce su tutti i fatti perché ritiene che il valore fondamentale del consorzio stia proprio nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza totale. Ogni dubbio deve essere fugato, ogni zona d'ombra deve essere completamente illuminata. Solo così si può stabilire un rapporto costrittivo con le istituzioni e i cittadini. Nel merito della vicenda il Gip ha riconosciuto che Terzani e il Co&So chiusero i rapporti con Santetti e le sue imprese tanto che, scaduto il primo e unico bando, nei successivi bandi a cui il consorzio partecipò non si avvalse più di Santetti e delle sue strutture. “Nessuno di noi ha mai speculato sull'accoglienza dei cittadini stranieri– spiegano da Co&So – anzi, quando ci siamo accorti che qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto funzionare, abbiamo agito subito. Che questo ci venga riconosciuto è quindi motivo di soddisfazione non solo per noi ma per i tantissimi volontari e cittadini che ogni giorno assieme a noi sono impegnati in azioni di solidarietà e aiuto verso chi ha bisogno”.

 

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