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Pelago, taglio boschivo non autorizzato e documenti falsificati: denunciata una società

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Forestale Forestale © Carabinieri Forestali
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I Militari della Stazione Carabinieri forestale di Reggello hanno effettuato sopralluoghi e accertamenti, in base a segnalazioni dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, in località Podernovo del Comune di Pelago dove si trovano boschi di conifere (douglasie o abeti americani) in cui è in vigore un piano di tagli decennale presentato dalla Società che usufruisce dell’area, redatto da un dottore forestale in qualità di direttore dei lavori.

Il piano tagli ha la funzione di organizzare su grandi estensioni boschive, in una pianificazione pluriennale, le superfici previste annualmente al taglio: collegati al piano di tagli generale approvato, ogni anno vengono presentate dagli interessati le istanze e/o autorizzazioni specifiche per quella annualità, che dovranno tener conto, in fase di richiesta, dei giusti adeguamenti correlati all’andamento dei lavori ed alle variabili metereologiche, e in fase autorizzativa, fornendo le opportune prescrizioni aggiuntive.

In base ai rilievi in luogo, ai controlli documentali e all’acquisizione di immagini satellitari della zona, è stato appurato che erano state utilizzate superfici di bosco di alto fusto di conifere sia senza la prevista autorizzazione (che costituisce reato) sia in assenza di dichiarazione di taglio, senza attendere i termini previsti per l’inizio dei lavori (che costituisce sanzione amministrativa). A tal proposito i militari hanno scoperto anche che il direttore dei lavori aveva dichiarato in atti una data di inizio lavori successiva a quella effettiva, incorrendo così nel reato di falsità ideologica in atto pubblico.

Sono stati denunciati all’AG il rappresentante della Società usufruttuaria dei terreni, la ditta esecutrice e il dottore forestale incaricato della direzione dei lavori, per aver fatto eseguire un taglio boschivo a raso su un bosco di conifere a maturità, tutelato come bene paesaggistico, in assenza di autorizzazione, per complessivi 3000 mq, violando il Testo unico ambientale.

Foto di repertorio

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