“A gennaio 2021 Sinistra Italiana chiese l’impegno della Regione per mettere in sicurezza l’area interessata dalla frana avvenuta il 7 gennaio, tra La Ginestra e Lastra a Signa. Il presidente Giani intervenne annunciando rapidi lavori e lo stanziamento di 330mila euro dalla Regione Toscana per interventi urgenti, a questi si sono aggiunti ulteriori 4 milioni di euro, assegnati dalla Città Metropolitana. Risorse insufficienti perché come abbiamo più volte sostenuto purtroppo non bastano interventi parziali per mettere in sicurezza una delle strade più trafficate della Regione Toscana”. Lo afferma Sinistra Italiana.
“Come previsto – prosegue il partito – con l’avvicinarsi dell’estate la situazione si è aggravata tanto da creare un clima di esasperazione tra i cittadini, lavoratori pendolari e camionisti. La FIPiLi inizia a somigliare all’altra grande opera mai finita come la Salerno-Reggio Calabria. Dopo l’ennesima frana cittadini e viaggiatori hanno dato vita ad una azione legale collettiva. L’ultima frana, in località Inno a Lastra a Signa, dimostra ancora una volta che i lavori devono tener conto delle criticità del territorio interessato, particolarmente predisposto a smottamenti; perciò serve un capillare un monitoraggio e una attenta analisi dell’assetto idro-geologico del territorio e delle compatibilità ambientali. In quella zona, grazie all’intervento dei cittadini è stata evitato il taglio di un bosco per far spazio a un nuovo distributore di benzina sulla FI PI LI, taglio che non avrebbe aiutato la fragilità idrogeologico di quel territorio”.
“Sinistra Italiana – conclude – ritiene urgente un progetto definitivo per rendere sicura e scorrevole una strada di importanza strategica per la viabilità regionale, e un’ipotesi seria e trasparente per la “ gestione” della superstrada. A poco servono le uscite del governatore Giani sulle possibili soluzioni; serve la responsabilizzazione della politica, cominciando dal coinvolgimento dei Comuni interessati”.
Ieri pomeriggio si è svolto il nuovo sopralluogo di Paolo Gandola, consigliere metropolitano del centrodestra per il cambiamento
in via di Carcheri a Lastra a Signa, nell’area del cantiere dopo lo smottamento del gennaio scorso al muro di contenimento della Fipili.
"Dopo troppi mesi, attacca Gandola, le istituzioni toscane hanno dimostrato tutta l’incapacità a provvedere in tempi celeri a ripristinare la viabilità sulla strada di grande comunicazione, stante le gravi criticità strutturali e costruttive dell’arteria. A questo punto se la Regione non è in grado si faccia da parte e chieda al Governo di nominare un commissario straordinario così da seguire le procedure d’urgenza già adottate per il ponte Morandi di Genova e consentire l’avvio dei lavori. Anche ieri intorno alle 21 sulla Fipili verso la costa si assisteva ad una coda interminabile di auto, si tratta di una situazione che inevitabilmente proseguirà per ancora tanti mesi senza soluzione di continuità. Un vero e proprio incubo che deve richiedere l’adozione di misure e provvedimenti urgenti e non più rinviabili come l'attribuzione di competenze ad un commissario straordinario".
La richiesta alla Città Metropolitana è di verificare la coerenza delle risorse con la qualità dell’intervento, per evitare lo spreco di denaro pubblico, di trovare percorsi alternativi per i camion, trovando anche soluzioni gratuite per coloro che sarebbero costretti ad utilizzare l’A11.