Dalll'ufficio stampa di Confesercenti Firenze riceviamo e pubblichiamo la seguente nota in merito ai rincari dei prezzi dei carburanti. E su quanto questi costeranno ai fiorentini...
In arrivo nuovi aumenti per benzina e gasolio. Aumentano infatti da oggi di 4 centesimi (più IVA) a litro le accise sui carburanti per «fronteggiare l'emergenza immigrati».
E’ quanto deciso dall'Agenzia delle Dogane e riportato da «Staffetta Quotidiana», sottolineando che la decisione di aumentare le accise su benzina e gasolio autotrazione nasce dalla necessità di «fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale determinato dall'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a Paesi del Nord Africa».
Le nuove accise aumentano per la benzina a 611,30 euro per mille litri (da 571,30 euro per mille litri) e per il gasolio a 470,30 euro per mille litri (da 430,30 euro per mille litri). Il tutto da oggi fino al 30 giugno, perchè dal 1 luglio entreranno in vigore anche i nuovi aumenti previsti dal decreto sul fondo unico dello spettacolo.
Dal 1 luglio al 31 dicembre 2011 le accise saliranno ancora a 613,20 euro per mille litri per la benzina e 472,20 euro per mille litri per il gasolio.
Secondo le stime elaborate dalla Faib Confesercenti Firenze, che rappresenta la quasi totalità dei gestori di impianti distribuzione carburante ( 300 sul territorio della Provincia, di cui 130 in città), il salasso, per gli automobilisti fiorentini, sarà di oltre 750.000 Euro a settimana.
Per Angelo Puddu, Presidente Faib Confesercenti Firenze, "si tratta di un provvedimento assurdo, che va ad incidere pesantemente sul caro carburante proprio in un momento di grave difficoltà per famiglie ed imprese".
Come noto, continua Puddu, "sul costo della benzina gravano tasse di ogni tipo ed è veramente incredibile che il governo, invece di valutare provvedimenti di "sterilizzazione" di tali aumenti, si inventi l'ennesimo balzello".
"Il provvedimento annunciato dal Governo", conclude Puddu, "deve essere ritirato: è giusto che si trovino le risorse per fronteggiare la grave emergenza immigrati nel nostro paese, ma ciò non può avvenire con un provvedimento destinato a recare grave danno alle imprese ed ai nuclei familiari."