x
OK!Firenze

25 aprile a Greve in Chianti. L’eccidio di Querceto e i sette contadini trucidati dai tedeschi nella campagna grevigiana

L’invito dell’amministrazione comunale a portare un fiore nei 16 luoghi della memoria di Greve in Chianti.

  • 63
La stele che ricorda l'eccidio di Querceto La stele che ricorda l'eccidio di Querceto © Unione dei comuni del Chianti
Font +:
Stampa Commenta

Non tutte le testimonianze sono andate perdute. E continuano a riecheggiare, dalla viva voce dei familiari delle vittime del secondo conflitto mondiale, tra le pagine del libro promosso e realizzato dal Comune di Greve in Chianti grazie al prezioso supporto di un gruppo di volontari e volontarie.  Il volume “Ottant’anni di Libertà 1944-2024” (ed. Chiria, 2024) è nato da un’idea e per iniziativa dell’assessore Giulio Saturnini che sta lavorando peraltro a dare continuità al progetto in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze.

Dopo lunghi anni di dittatura e guerra nell’estate del 1944 la Toscana ha ritrovato la libertà ma nei mesi precedenti il Chianti pagò un caro prezzo, il sacrificio di centinaia di vittime civili, trucidate dalle truppe nazifasciste in ritirata, responsabili di stragi e atti criminosi che seminarono violenza e morte.

Di quei momenti di terrore restano i ricordi di chi allora era bambino, o di chi le ha sentite raccontare, come le 35 testimonianze contenute nella pubblicazione che documentano il vissuto di coloro che affrontarono sulla propria pelle le atrocità della guerra, l’oppressione, la prevaricazione, il buio delle tristi pagine del secondo conflitto mondiale.
Tra le voci dirette ci sono i ricordi di Renza Viviani, Marisa Vettori, Franca Ferruzzi, Romana Cennini, Mauro Mazzoni e tante altre come l’esperienza di Alessandro Francois, alla soglia dei 90 anni, che oggi vive e porta avanti l’azienda di famiglia in uno dei luoghi in cui si consumò l’eccidio di sette vittime, nel borgo fattoria di Querceto.
La famiglia Francois è costituita da imprenditori agricoli, nel 1924 fu tra le fondatrici del Consorzio Chianti Classico. Nell’atto costitutivo, tra le 33 firme in calce, le sole due femminili sono quelle della nonna e della bisnonna di Alessandro.

Alessandro Francois ha assistito alla cattura del padre Tito, catturato dai tedeschi proprio nel casolare, dove vivevano a Querceto, e portato via in Germania dove fu costretto a vivere di stenti in un campo di lavoro.
Il padre riuscì comunque a fuggire e fare ritorno nel luogo natio. Fu tra i pochi a salvarsi nel gruppo di contadini, giovani e adulti, vittime del rastrellamento avvenuto nell’estate del 1944 a Querceto.

Il dolore della guerra segnò per sempre la vita di campagna, nel territorio grevigiano.
Alessandro e la sua famiglia furono testimoni dell’eccidio di Querceto che si consumò il 24 luglio 1944, per mano nazista.
La strage falcidió le vite di sette agricoltori della zona alla cui memoria è dedicato un monumento. E’ qui che la delegazione istituzionale, guidata dal sindaco Paolo Sottani, oggi venerdì 25 aprile, in occasione dell’80º anniversario della Liberazione dall’oppressione nazifascista, come accade ogni anno, farà tappa nella giornata delle commemorazioni. Il giro delle deposizioni delle corone ai monumenti caduti andrà a toccare diverse frazioni nei luoghi della memoria del territorio grevigiano.

L’amministrazione comunale di Greve in Chianti, aderendo all’iniziativa “Un fiore per partigiani e deportati”, promossa e organizzata da Anpi e Aned provinciali, Comune e Città metropolitana di Firenze, insieme all'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea e alla Federazione regionale toscana delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, invita inoltre a portare un fiore nei luoghi simbolici del territorio grevigiano legati alla Resistenza.

“E’ un’azione simbolica molto importante - dichiara il sindaco Paolo Sottani - un momento collettivo di partecipazione democratica alla celebrazione della festa della Liberazione con la quale oggi ripudiamo ogni forma di discriminazione e razzismo ed esprimiamo l’impellente bisogno di costruire dialogo e far crescere i valori della pace”.

“Invitiamo tutta la comunità - esorta la vicesindaca Monica Toniazzi - ad aderire portando un fiore nei sedici luoghi simbolici del nostro territorio per riaffermare l’impegno antifascista nella difesa dei valori che costituiscono la Carta costituzionale, i luoghi della memoria sono situati a San Polo, La Panca, Greve in Chianti, Panzano, Poggio alla Croce, Strada, Lucolena e Meleto”.

Le iniziative dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, promosse e organizzate dal Comune di Greve in Chianti, sono iniziate ieri con la presentazione nella biblioteca comunale del libro del volume di Nicola Coccia “Strage al Masso delle Fate. Ottone Rosai, Bogardo Buricchi e Enzo Faraoni dal 1933 alla Liberazione di Firenze” (2021, ETS) e lo spettacolo che ha visto protagonista la cantautrice e storica Letizia Fuochi, il percussionista Ettore Bonafè e il bassista Francesco Frank Cusumano, interpreti del racconto “La scelta. Resistenza e Resistenze a 80 dalla Liberazione e dal Nazifascismo". L’iniziativa, promossa dall’Associazione Tiravento e realizzata in collaborazione con il Comune e Arci Greve, si è tenuta negli spazi della Casa del Popolo di Greve in Chianti.

Lascia un commento
stai rispondendo a