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3° tappa. Campigna-Chiusi della Verna

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3° tappa. Campigna-Chiusi della Verna 3° tappa. Campigna-Chiusi della Verna
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Oggi la tappa  andava da Campigna (FC) a Chiusi della Verna (AR ), questa tappa era  dedicata al  transito in luoghi dal forte impatto mistico, infatti   l’Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna non hanno bisogno di presentazioni;Siamo partiti da Campigna  con molta calma,  sapevo che da lì a Camaldoli ci separavano solo 14 km ma che i 500 metri di dislivello , lungo il sentiero di crinale 00  si sarebbero fatti sentire; infatti dal Passo della Calla in poi è stato un susseguirsi di strappi repentini alternati a tratti con piacevolissimi saliscendi, poi la suggestione delle foreste ha fatto la sua parte. In queste foreste era solito transitare anche  San Francesco  d’Assisi durante i suoi innumerevoli pellegrinaggi e girovagare per gli Appennini. Dopo alcuni chilometri  ecco la meritata discesa nel bosco che ci porta al bellissimo Eremo di Camaldoli , ancora abitato dai monaci benedettini, giunti al quale  abbiamo fatto il pieno d’acqua , siamo quindi ripartiti alla volta del Passo dei Mandrioli, e dopo breve sosta ristoratrice siamo ripartiti, in un continuo cambio di ritmo nel bosco ; questo è un sentiero veloce ed appagante alla guida, abbiamo proseguito  in direzione del Passo della Serra, noto sin dai tempo dei romani come zona di connessione tra Romagna e Toscana. Giunti allo svincolo per il Passo, abbiamo proseguito in direzione della Valle Santa, grazie a un single track abbastanza tecnico e nascosto dalla vegetazione, questo ci ha rallentato nella nostra corsa e tra qualche rovo  e pozze di fonti spontanee abbiamo incrociato l’asfalto che in 12 km ci ha portato all’albergo Letizia di  Chiusi della Verna  (AR), meta finale della nostra terza tappa Dopo una  doccia ristoratrice siamo saliti a piedi fino al Santuario della Verna, ove San Francesco ricevette le stimmate ; il luogo è davvero pregno di una energia che non può lasciare indifferenti. Anche oggi ho utilizzato la mountain bike elettrica e i 52 km per 1650 mt di dislivello non hanno impedito alla batteria di mantenere ancora della carica una volta giunto a destinazione Domani si riparte verso l’Umbria

 

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