Da Andrea Romiti riceviamo e pubblichiamo il racconto dell'Odissea dei 400 pendolari del Mugello bloccati venerdì in stazione a Firenze. Una storia che sembra increbile, con sette ore di attesa.....
Quella mattina mi ero recato a Firenze con l'idea di tornare nel Mugello verso le 14, ben sapendo che la neve incombeva. Infatti gia' dalle 12 comincia la bianca e fitta discesa sulla città. Mi trovavo sul Ponte alle Grazie e vedo gli autobus Ataf tutti fermi in fila sul ponte, le macchine che sbandavano e la gente in motorino a piedi. Cavoli, ho pensato, qui il caos sta prendendo il sopravvento e non si vede nessuno a spazzare la neve.
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Comincio ad affrettarmi verso la stazione e durante il tragitto la nevicata aumenta d'intensita' ma riesco comunque ad immortalare qualche scena, troppo ghiotta l'occasione per rinunciare a fotografare Firenze imbiancata. Quando arrivo alla stazione di S.Maria Novella trovo un muro di 2-3.000 (?) persone che aspettano il loro treno..... guardo il tabellone... 60 minuti di ritardo, mannaggia.
Allora decido di provare alla stazione Sita per tornare in autobus, anche qui una folla in attesa, gli autisti che montano le catene, ma soprattutto pochissimi autobus presenti. Alle informazioni mi dicono che le site sono state soppresse fino al giorno dopo perchè la citta' è bloccata e non riescono ne ad entrare, tantomeno ad uscire.
Torno alla stazione per prendere il treno e trovo il minuetto al binario 15 straboccante di pendolari che continuano ad affluire, qui incontro amici di S.Piero, Scarperia, Borgo S.L.... Passano le 14.40 ma il treno non parte, un forte senso d'incertezza serpeggia, le notizie non arrivano dalle FS, ci dicono che l'interfono non funziona, il capotreno è bombardato di domande e lamentele di ogni genere.... "vogliamo tornare a casa, ma a che ora?" si lamenta una ragazza.
Fra i pendolari bloccati ci sono anche i sindaci di S.Piero a Sieve e Scarperia che vanno a caccia di notizie e magari di qualche dirigente delle FS, intanto passa il tempo, le 15, le 16. Sul treno davanti al nostro c'è la gente che è pigiatissima, scoppia un accenno di rissa con urla fra un signore ed un ragazzo.
Arrivano le 17 e le 18. Al binario 10 la polizia fa scendere la gente dal treno che scoppia, si sente un annuncio: è in partenza il treno per Arezzo al binario 16, si sente un boato e si vede una massa umana che si sposta verso il binario lasciando vuoto un pezzo di stazione. In mezzo alla gente c'era un carabiniere che probabilmente doveva tornare a casa ma circondato di gente rispondeva a mille domande, una signora gli urla : "ma insomma faccia qualcosaaa..." e il carabiniere con ironia " ah signò ... stasera sto messo come lei.... so' senzatetto".
Torno al minuetto dove i pendolari mugellani stanno pigiati sul treno fermo ma almeno un po' al caldo. Girano voci che da Campo di Marte i treni partano, qualcuno vorrebbe recarsi li a piedi ma visto l'abbigliamento inadatto e la neve che scende copiosa nessuno parte. Si sparge la notizia che stanno approntando alloggi d'emergenza alla Fortezza da Basso, spunta il timore di passare li la notte.
Appare un cartello con scritto "treno occupato, un vi si rende, scusate il disagio, venerdì 17" meno male che qualcuno ha la forza di ironizzare un po' sulla situazione. Tornano i sindaci di S.Piero e Scarperia, non hanno trovato nessun dirigente, sono introvabili!
Il sindaco di S.Piero ci riferisce d'aver telefonato alla protezione civile di Borgo per sentire la situazione e chiedere se eventualmente potevano venire a prenderci (400 pendolari? oh sindaco....!?!) Nel frattempo anche il macchinista ed il capotreno del minuetto hanno terminato il turno e non ci sono piu'. Sono le 19 ed ill freddo e lo sconforto vanno a braccetto fra la gente.
Improvvisamente arriva un ragazzo dal binario 18, ci dice che il macchinista di quel treno ha ricevuto la comunicazione che quel treno è in grado di partire alle 19.57, a quel punto in completa autogestione, in una piccola delegazione insieme ad un capotreno di Figline V.no ci rechiamo al binario 18 a sentire, il macchinista ci dice che sta per smontare (noooo) allora il capotreno di Figline telefona alla sala di comando per cercare di trovarne un'altro insieme ad un'altro capotreno perchè lui era impegnato su un altro treno.
Dalla sala di comando non risponde nessuno (!?!?!) allora prova a chiamare sui cellulari personali quelli del turno precedente, gli dicono che il treno puo' partire ma che gli scambi sono ghiacciati ed inoltre mancano le due persone per condurre il treno. E' in quel momento che arriva il machinista del turno entrante, ci dice che il capotreno arrivera' e che appena sghiacciati gli scambi partiremo.
La piccola delegazione mugellana torna al binario 15 ad avvisare i pendolari del lieto (ma non troppo certo) evento. Una colonna di gente attraversa i binari imbiancati verso il binario 18 e riempie il treno. Arrivano anche le 20 e le 21 ma il treno non parte. Nel frattempo una signora gentile offre a tutti la torta salata che aveva preparato per portare ad una festa ormai saltata e dona un po' di conforto allo stomaco dei viaggiatori. Ma attenzioneeeee.... il treno si muove, siiii..... sono le 21.30 ... esplode un'ovazione generale di gioia ! Arriviamo a Borgo S.Lorenzo alle 23 stanchi morti ma felici.
Nelle foto (tutte di Andrea Romiti): in alto un ferroviere si informa....
Operai al lavoro per sghiacciare gli scambi....
Si ironizza sulla situazione....
La stazione di Firenze Santa Maria Novella...
Il traffico a Firenze...