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A 101 anni doppio intervento: asportazione dei calcoli e rimozione delle colecisti

Dopo tre giorni torna a casa a Prato, riesce ad alimentarsi e sta bene .

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Operazione incredibile a Prato Operazione incredibile a Prato © Foto di Sasin Tipchai da Pixabay
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Una bella storia a lieto fine quella di un paziente di 101 anni, operato nei giorni scorsi al Santo Stefano di Prato. Non riusciva più ad alimentarsi e soffriva di forti dolori all’addome.
I medici, dopo gli accertamenti diagnostici, hanno riscontrato una calcolosi della colecisti ed una calcolosi del coledoco (il dotto biliare che convoglia la bile al duodeno, il primo tratto di intestino dopo lo stomaco).
Il caso del paziente è stato discusso da una équipe multidisciplinare costituita da più specialisti: chirurgo, medico internista, anestesia e gastroenterologo.
E’ stato deciso di sottoporre il paziente ad una doppia procedura, prima quella endoscopica e poi quella chirurgica.

L'anestesia generale è stata condotta dal dottor Matteo Andrisani della struttura operativa di Anestesia e Rianimazione di Prato diretta dal dottor Guglielmo Consales.
Attraverso la procedura endoscopica eseguita dal dottor Giuseppe Ciancio, direttore di Gatroenterologia e dalla gastroenterologa dottoressa Francesca Bucciero sono stati asportati i calcoli presenti nel coledoco.

Nella stessa seduta è stato eseguito l'intervento chirurgico di colecistectomia (rimozione della cistifellea) per via laparoscopica dai dottori Italo Corsale e Moroni Francesco della struttura di Chirurgia generale del Santo Stefano diretta dal dottor Stefano Cantafio.

La tecnica laparoscopica è mininvasiva e rispetto all’intervento chirurgico tradizionale permette un recupero più veloce. Il dolore post operatorio è ridotto e il rischio di infezione è minore. Tutto ciò consente un periodo di ospedalizzazione più breve.

L’utilizzo di questa tecnica consente anche alle persone più fragili, come nel caso di questo paziente di 101 anni, un recupero più veloce dopo l’intervento.

Il decorso post operatorio è stato regolare ed il paziente dopo tre giorni è tornato a casa, felice di poter nuovamente alimentarsi senza disturbi.

Una nuova dimostrazione di quanto le tecniche chirurgiche microinvasive, praticate ormai da tempo al Presidio Santo Stefano, siano un traguardo importante, ha detto la dottoressa Sara Melanidirettrice sanitaria del presidio ospedaliero Pratese. Ringrazio i colleghi tutti per la nuova dimostrazione della loro alta professionalità che si esplicita anche nel consolidato lavoro di équipe.”

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