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A Pontassieve la mostra del giovane Gianneschi, la natura viaggia nell'interiore: ecco fin quando sarà visitabile gratuitamente

Inaugurata sabato la mostra del giovane artista grossetano nello spazio espositivo del Comune di Pontassieve, curata da Adriano Bimbi e Antonio Natali

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Mostra "Visioni di natura" a Pontassieve di Gianneschi Mostra "Visioni di natura" a Pontassieve di Gianneschi © Comune di Pontassieve
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E' stata inaugurata Sabato pomeriggio - 14 gennaio - nella Sala delle Colonne, spazio espositivo del Comune di Pontassieve, la mostra “Visioni di natura”, del pittore Jacopo Ginanneschi, curata da Antonio Natali e Adriano BimbiVisitabile gratuitamente fino al 2 aprile 2023, la mostra offre al visitatore 26 opere tra olio, acquerelli e tempere. La mostra è stata realizzata con il contributo della Fondazione CR di Firenze e con il patrocinio della Regione Toscana.

Continua, così, il racconto dell’arte toscana del ‘900 e di questi anni ’20: dopo i ritratti di Ottone Rosai, gli spazi del livornese Gianfranco Ferroni, gli sguardi immortalati dalle fotografie del piombinese Pino Bertelli, adesso la Sala delle Colonne ospita la natura del giovane artista grossetano - classe 1987 – colta nella sua interezza o in particolari dettagli.

Prima di tutto vogliamo ringraziare Antonio Natali e Adriano Bimbi per questa bella esposizione patrocinata dalla Regione Toscana, con cui iniziamo questo nuovo anno con le opere di un giovane e riconosciuto artista toscano – dicono la Sindaca Monica Marini e il Vicesindaco con delega alle Politiche Culturali Carlo Boni - proseguendo nel solco tracciato in questi anni, che ci hanno permesso di dar voce all’arte toscana, attraverso i suoi più illustri esponenti e i suoi talenti contemporanei. Come tutte le mostre ospitate in Sala delle Colonne, anche questa di Ginanneschi non sarebbe stata possibile senza il contributo della Fondazione CR di Firenze che, ancora una volta, ringraziamo per la fiducia e per il sostegno che dà al nostro progetto di promozione dell’arte e della cultura sul territorio”.

Opere in cui non ci sono paesaggi reali ma loro rielaborazioni che raccontano una natura che è altro, che è, come dice lo stesso artista Jacopo Ginanneschi: “paesaggio interiore e intimo in cui la felicità è legata alla materia, al fango. Quando guardo la natura con occhio veramente partecipe, mi sembra davvero che la mia mente sia estesa oltre i confini del mio corpo: mi percepisco più ampio e mi piacerebbe dare, coi miei quadri, l’idea di questa ampiezza del sentire, di questo uscire dai propri confini e limiti.

Una passione per la natura che si lega a una passione e una profonda conoscenza della propria terra, come dice bene uno dei due curatori,  Antonio Natali: “Le invenzioni paesistiche di Ginanneschi, con i campi lavorati e i declivi quieti, con le visioni di monti impervi coi fianchi scavati da calanchi scoscesi, invitano a reputare sostanziale nella sua poetica il sentimento del sublime, magari interpretato col cuore affabile di chi ha familiarità con una natura che sa essere aspra e ruvida, ma che nell’intimo pur sempre rimane materna, come può esserlo la Maremma con il monte Amiata, che della Maremma è baluardo a oriente”.

Una pittura, quella di Ginanneschi, fatta di tempo e studio, come sottolinea l’altro curatore Adriano Bimbi, che di Ginanneschi è stato Maestro negli anni dell’Accademia: “La pratica, mai disgiunta dalla sua sensibilità, lo ha accompagnato per mano a capire che le immagini sono il traslato della propria esistenza. Un attento esercizio fatto d’infinita pazienza, come dire che, per certe cose, occorre tempo. Il tempo di una volta, come quello dei vecchi maestri: saper aspettare per rendere visibile il senso delle cose, quello che non si vede. Ecco, potremmo dire paradossalmente che Jacopo dipinge con tutta evidenza ciò che non si vede.”

Alcune pillole della vita dell'artista Jacopo Ginanneschi

Nato a Castel del Piano (GR) nel 1987, vive e lavora a Milano. Nel 2011 si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nella scuola di Pittura di Adriano Bimbi. Ha lavorato nel 2011 come assistente del pittore Nicola De Maria presso il Museo Pecci di Prato e, nel 2012, ha preso parte alla residenza d’artista “International Plein Air Mark Rothko” a Daugavpils, in Lettonia, e due sue opere fanno parte della collezione permanente del Museo di Arte Contemporanea della città. In occasione dell’anniversario della morte di Michelangelo ha partecipato a diverse mostre collettive a Firenze di cui una presso la Galleria degli Uffizi. Nel 2015 ha partecipato alla collettiva “Fine Art University Selection” presso il Museo Ibaraki di Tsukuba, in Giappone. Ha partecipato a progetti di pittura e insegnamento presso le Accademie cinesi di Hangzhou e Chongqing. È Accademico Onorario della classe di Pittura dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Ha partecipato a mostre e fiere d’arte in collaborazione con la Galleria Rubin di Milano.

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