Non è la prima volta, e purtroppo non sarà l’ultima: Via Pasquino Corso, anticamente nota come "Via Porciaia" per l’odore inconfondibile che un tempo emanavano le stalle di cavalli, ha assistito a un altro episodio di inciviltà. Gli odori molesti degli animali sono solo un ricordo, ma gli “incivili” sembrano essersi radicati più tenacemente della tradizione stessa.
In questa famosa strada del centro storico di Borgo San Lorenzo, ormai non ci si limita più ai soliti “spettacoli” di biciclette lasciate in disuso, rifiuti sparsi o improvvisati vespasiani. Questa volta, però, il gesto dell’abbandono ha riservato una sorpresa: un materasso e un sacco di immondizia sono stati depositati tra i vicoli, come l’ultima “installazione” dell'arte di strada. Eppure, a colpire davvero non è tanto il sacco di rifiuti quanto la scoperta fatta da alcuni residenti curiosi, che, rovistando tra il contenuto, si sono imbattuti in qualcosa di insolito: una lettera d’amore abbandonata, quasi una confessione poetica venuta meno al suo destino romantico.
Dalle parole scritte sulla lettera, emerge una passione vera, un amore che sembra essere al tempo stesso vicino e sfuggente, come dimostrano le parole strappate, vergate forse in una sera di rimpianto o di dolce attesa. Eccone un estratto, quasi a voler riabilitare il colpevole dell’abbandono per una volta:
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"Anche se da poco tempo siamo così vicini e i momenti, questo tempo si è dilatato.
Mi manchi ho bisogno di abbracci, del tuo … sincero, trasparente…
Domani mi avvicinerò a te lentamente, allargando le braccia per poi svanire tra le tue braccia, in uno spazio d’amore."
Parole che sembrano fluttuare come un’eco tra i rifiuti, colpendo nel profondo per la loro semplicità e sincerità. Verrebbe quasi da perdonare l’inciviltà del gesto, colto nella fragranza dell’“umano errore”: in fondo, chi tra noi non ha mai lasciato traccia di un sentimento non differenziato o di un pensiero abbandonato tra le pieghe della propria esistenza?
Forse, più che sanzionare l’autore di questo abbandono di rifiuti, varrebbe la pena riflettere sulla bellezza che – a volte – si nasconde dove meno ce l’aspettiamo. Che sia dunque il tempo di una nuova “differenziata” dell’amore: se ognuno di noi dedicasse anche solo un po' dell'attenzione con cui scrive parole d’affetto per prendersi cura del proprio ambiente, Via Pasquino Corso smetterebbe di essere testimone degli eccessi di inciviltà e tornerebbe a respirare la dignità che merita.
Intanto, la lettera ci lascia con un sorriso e un po’ di malinconia, chiedendoci come sia andata la storia. Forse, il destinatario delle parole dolci e sospirate non saprà mai del pensiero dedicato, ma a noi, cittadini di Borgo, rimane un promemoria del rispetto e dell’amore per i nostri luoghi e per chi, tra i vicoli antichi, ancora spera di essere amato.
Luca Capecchi
Una vergogna! È anni che una strada caratteristica e storica come via Pasquino Corso presenta una sporcizia dilagante,abbandono di rifiuti, escrementi di piccioni,piccioni morti,cibo gettato da alcune finestre,talloni che girano di giirnoe di notte,scritte sui muri,ragazzi che vengono a " fumare"............indisturbati che pou urinano sui muri................ Si chiede alla nuova Amministrazione e alle Autorità di Polizia un intervento. Grazie