Il Comune di Borgo San Lorenzo ha annunciato, tramite un comunicato ufficiale, la decisione di sospendere l’erogazione di acqua gassata presso il fontanello pubblico di Luco di Mugello entro la fine del mese di novembre. La motivazione principale, secondo quanto riportato, è legata ai costi elevati per la manutenzione e l’acquisto dell’anidride carbonica, stimati in 6.000 euro, e alla presunta insostenibilità ambientale.
Tuttavia, questa decisione ha sollevato alcune critiche che ritengono la misura controproducente sia dal punto di vista pratico che ecologico. Un abitante di Luco ha espresso il proprio dissenso, sottolineando come lo stop all’acqua gassata porterà molte famiglie a tornare ad acquistare acqua in bottiglia nei supermercati, aumentando inevitabilmente il consumo di plastica.
“Mi sembra una presa in giro”, afferma "Giada" (la nostra lettrice), evidenziando che la motivazione economica, pur giustificata, non considera alternative praticabili. Propone infatti un sistema di chiavette ricaricabili con tariffe accessibili per l’acqua gassata, in modo da consentire ai cittadini di usufruire del servizio senza gravare sulle casse comunali.
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Il comunicato del Comune parla di scelte oculate per gestire il denaro pubblico in un momento di risorse limitate. Tuttavia, la proposta del cittadino potrebbe rappresentare una soluzione di compromesso, garantendo la sostenibilità economica del servizio e riducendo l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di bottiglie di plastica.
Questa vicenda mette in luce un problema più ampio: come bilanciare i costi di gestione dei servizi pubblici con le esigenze e il benessere della comunità. Resta da capire se l’amministrazione prenderà in considerazione alternative come quella proposta o se i fontanelli di Luco resteranno definitivamente privi di acqua gassata.