Facevamo "Firenze D'autore" con la compagnia nuovo Bargello con la regia di Beppe Ghiglioni, per me era la prima volta, lei aveva invece una grande esperienza, che metteva a disposizione di tutti. Insieme facemmo anche "Addio Tabarin" e "Il gatto in cantina", poi io mi misi per conto mio e tra tutti, Aurora è stata l'unica a restarmi nel cuore. Era gentile con tutti (cosa non scontata in teatro) e quando arrivava col suo borsone stile Mary Poppins (personaggio che poi anni dopo ha interpretato veramente in teatro) sapevi di essere al sicuro, perché lei aveva tutto, pensava a tutti.
Oltre a essere una straordinaria attrice, Aurora era un pò come la mamma della compagnia, di qualsiasi cosa avessi bisogno, lei c'è l'aveva ed era capace di risolvere qualsiasi situazione; Qualsiasi cosa accadesse, lei apriva la borsa e ne estraeva la soluzione, e cosa più importante, sempre sorridendo, mai rinfacciando a nessuno che, certi problemi potevi risolverli da solo semplicemente pensandoci prima. Era attenta con gli altri ed era attenta con i ruoli che interpretava, da quelli straordinariamente comici a vere perle di grande recitazione (soprattutto al cinema) con alcune piccole scene che hanno dato forza a pellicole di grande successo.
Uno degli ultimi ruoli, quello in "Ho sposato mia madre" il pluri premiato film di Domenico Costanzo nel quale ha un scena che durerà si e no un minuto ma talmente intensa che ti spacca e ti resta nel cuore.
Anni di commedie delle quali era una delle maggiori caratteriste, 80 anni compiuti il maggio scorso, Aurora Giunta è stata uno dei simboli del teatro fiorentino degli ultimi 50 anni passando dalle parti di figlia a quelle di madre e poi di nonna, e regalando al pubblico performance eccezionali indipendentemente che recitasse Novelli o Joseph Kesselring (strepitosa in "Le sorelle omicidi" tratto da Arsenico e vecchi merletti). Negli ultimi anni aveva intensificato le sue apparizioni cinematografiche con piccoli ruoli in "il sesso degli angeli", di Pieraccioni." L'appuntamento" di Andrea Capozzi, "Sbagliando s'impara" di Alessandro Ingrà "Nè terra nè cielo" di Ferlito sempre caratterizzando quei personaggi che ti restano nel cuore, cosi come resterà lei, nei nostri cuori con quell'immagine di simpatia e gentilezza che ne avevano fatto uno dei personaggi migliori del teatro toscano, e nel mio quell'immagine di amica/quasi mamma che mi tenne praticamente a battesimo e che non finirò mai di ringraziare.
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I funerali si svolgeranno lunedì 5 agosto ore 16,00 nella chiesa di Santa Maria a Scandicci (dietro al Teatro Aurora).
Ciao Aurora!