16 MAR 2025
OK!Firenze

Addio a Giampaolo Gurioli, conosciuto come il “Pape di Marradi”

A rendergli omaggio è stato anche il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, che ha voluto dedicargli un sentito messaggio di cordoglio...

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Giampaolo Gurioli, noto a tutti come "Pape" Giampaolo Gurioli, noto a tutti come "Pape" © Onestudio Photography
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Marradi piange la scomparsa di Giampaolo Gurioli, noto a tutti come "Pape", musicista di fama internazionale che ha portato il nome del piccolo comune toscano sui palcoscenici di tutto il mondo. La notizia della sua morte è stata accolta con dolore dall’intera comunità, che lo ricorda non solo per il suo talento straordinario, ma anche per il legame profondo con il suo paese d’origine.

A rendergli omaggio è stato anche il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, che ha voluto dedicargli un sentito messaggio di cordoglio. “Per la mia generazione era ‘Pape di Marradi, quello che suona con Jovanotti!’. Lo raccontavo agli amici con tanto orgoglio, come se un pezzetto di quel palcoscenico fosse anche mio”, ha scritto Triberti, sottolineando il senso di appartenenza che lega i marradesi ai successi dei propri concittadini.

Gurioli, però, era molto più di un artista. “Ammetto che come artista l’ho scoperto con il tempo – ha aggiunto il sindaco – e negli ultimi anni abbiamo collaborato in diverse occasioni”. Tra i ricordi più vividi, Triberti ha rievocato un concerto in piscina a Marradi durante l’infanzia, un momento che gli ha fatto comprendere il potere profondo della musica: “Ho capito che certa musica è in grado di catturarti l’anima, di renderti leggero, di abbracciarti contemporaneamente il cuore e la mente, di alleviarti”.

“Oggi Marradi ha perso uno di noi. La musica ha perso un grande artista”, ha concluso il sindaco, stringendosi idealmente alla famiglia e agli amici del musicista.

A seguire uno scritto di Enrico Gurioli che riceviamo e pubblichiamo:

Pape è mio fratello. Il mio confidente. Sono il suo confidente. La mia croce. Molto più spesso il mio orgoglio. Suppliva alla mia mancata paternità! Perché negarlo.

Pape non ce l’ha fatta. Non ce l’ha fatta a reggere l’urto di un balordo aneurisma all’aorta addominale arrivato all’improvviso tre anni fa. Non ce l’ha fatta ieri quando il destino gli ha nuovamente presentato il conto di una esistenza vissuta per la musica. Quella vera, affrontata da professionista, sfidando le leggi del buon senso volute da una esistenza mediocre.

Pape non è mai stato un essere banale: ha nascosto nella sua umile vivacità di pianista quell’arroganza vera dell’artista. E non è stato un modesto musico di paese pronto a cercare negli anfratti dei vicoli del borgo natio, effimeri successi. Dopo un suo concerto realizzato per la Presidente della Repubblica di Malta mi disse con orgoglio «Io non mi considero un musicista ma continuo a sentirmi un orchestrale» Forse aveva ragione: anche se non sono mai stato d’accordo su questa sua affermazione.

Pape è stato un musicista vero; uno che conosceva fino in fondo il segreto nascosto di una tastiera, di una orchestrazione, del canto. Un virtuoso senza presenza scenica. Ma con un cuore grande (questo sì!) da antico orchestrale, di quelli che vanno a dormire quando sorge il sole. Quante volte è arrivato all’alba nella sua casa a Marradi. Casa che non ha mai voluto abbandonare. Mi diceva spesso «Io a Marradi non vedo nessuno. Non esco quasi mai di giorno, soltanto la notte mi è amica.»

Pape da Marradi ripartiva per inseguire la sua vocazione. Non era un sogno da realizzare, una meta da raggiungere ma, la realtà del suo vivere da artista della musica.

Ciao Pape. Fratello mio

Enrico Gurioli

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Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    Le mie più profonde condoglianze alla famiglia. mi unisco al popolo di Marradi nel loro dolore . Pure lui, morto per una puntura imposta. Se voleva lavorare

    rispondi a Mugelli Giampiero
    gio 13 marzo 10:26