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Affitti turistici brevi: adottata dal Consiglio comunale la variante per l'inserimento del blocco nel Piano operativo

Nonostante la bocciatura del Tar e i nuovi ricorsi Sara Funaro tira dritto. Il dibattito in consiglioo comunale.

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È stata adottata martedì 30 luglio dal Consiglio comunale la variante al Piano operativo che inserisce nel nuovo strumento urbanistico la norma per bloccare nuovi affitti turistici brevi nel centro Unesco di Firenze. Il via libera alla delibera, presentata dall'assessora all'Urbanistica Caterina Biti, è arrivato dopo l'adozione da parte della giunta di Palazzo Vecchio avvenuta nel corso della prima seduta. Obiettivo favorire la permanenza della residenza in centro storico e migliorare le condizioni di abitabilità attraverso l'inserimento della distinzione 'residenza temporanea' all'interno della tipologia 'uso residenziale’ e stabilendo quindi il divieto di insediamento nel nucleo storico Unesco dell'uso per residenza temporanea.

L'obiettivo è migliorare le condizioni di abitabilità per le lunghe permanenze nel centro Unesco di Firenze afferma la maggioranza, ma in realtà il problema si sposta solo nelle aree semicentrali di fatto condannando buona parte della città alla turistificazione.
"La variante adottata oggi è un segnale importante - ha detto la sindaca Funaro - per una città in cui è diventato difficile trovare affitti per i cittadini che ci vivono, per quelli che vengono a studiare o a vivere nella nostra città. Abbiamo la responsabilità di dare risposte su questo tema, per avere da una parte un turismo sostenibile e dall'altra una città accessibile, che possa avere sempre più residenti. Siamo convinti dei provvedimenti presi fino a oggi e di quello che abbiamo rinnovato oggi in Consiglio comunale”.

“Oggi il Consiglio comunale ha approvato la delibera per regolamentare le locazioni turistiche brevi nel centro storico - ha detto l’assessora Biti -. Nell’illustrazione dell’atto mi sono concentrata sulla sua portata politica: il tema dell’abitare e della vivibilità di Firenze come priorità di questa amministrazione; il diritto alla casa come elemento di giustizia sociale in un territorio fatto di relazioni interpersonali, proprio come intendeva il sindaco La Pira quando, inaugurando l’Isolotto, affermò che quelle erano “non case ma città”. Sappiamo bene che non basta una delibera per risolvere il problema del diritto all’abitare nei centri storici, ma questo è un primo, importante passo nella direzione giusta. Ringrazio i consiglieri e le consigliere per il dibattito di oggi e posso garantire a tutte le forze politiche che questo è solo l’inizio: l’amministrazione comunale ha messo questo tema al centro dell’agenda politica della città. Lo dimostriamo oggi con la delibera portata in approvazione e continueremo a dimostrarlo coi fatti nella nostra azione amministrativa”.
 

Partiamo da qui. Dalle buone intenzioni se come sottolinea l'assessore Biti "il tema dell’abitare e della vivibilità di Firenze come priorità di questa amministrazione" qualche problema lo abbiamo fra ricorsi già fatti e a in cui il Tar ha dato torto al comune.
Se errare è umano perseverare come sappiamo è diabolico.
Perché insistere se tecnicamente, lo sappiamo, la norma inserita e fuorilegge e già sono annunciati ricorsi?

Le buone intenzioni della Giunta peraltro cozzano con la realtà di una norma che protegge solo l'area Unesco e di conseguenza non fa che allargare il problema della turistificazione alle zone semicentrali.
Aree limitrofe ai viali di circonvallazione ad esempio, sono già divenute impossibili da vivere per i fiorentini dopo il blocco imposto agli affitti brevi in area Unesco.
Affitti che schizzano alle stelle e residenti che abitano le zone da sempre che si vedono arrivare lo sfratto o un aumento d'affitto impossibile da sostenere per qualsiasi famiglia in nome del miraggio del guadagno facile con l'airbenb.
Una città che si trasforma in un vuoto e pericoloso parco giochi per turisti. 

Su tema il dibattito in consiglio comunale è stato vivace. 
“No, non si può andare in ferie tranquilli. Le prime risposte che abbiamo ricevuto alla richiesta di avere esatta contezza dei numeri del turismo in città confermano la fondatezza degli allarmi che, ormai da troppo tempo, cittadini e associazioni cercano di far arrivare a chi governa gli enti locali." Queste le dichiarazione di Dmitrij Palagi, capogruppo di Sinistra Progetto Comune.
"
Partiamo dalla grave lacuna dei dati disponibili al pubblico. La Città Metropolitana, cui compete la raccolta, verifica e pubblicazione dei dati su strutture ricettive e flussi turistici, è ferma al consuntivo 2022. Chi la governa? Chi governa Palazzo Vecchio.
Anche tra gli open data della Regione Toscana, le cose non vanno meglio: sono consultabili anche dataset riferiti al 2023, ma “al netto delle locazioni turistiche”. Tradotto: mancano proprio i dati relativi al settore che più si sta espandendo da dieci anni a questa parte, le cui pesanti criticità sono diventate esplosive in molti comuni toscani. Chi governa in Regione? La stessa maggioranza politica alla guida di Palazzo Vecchio.
La Direzione Risorse Finanziarie del Comune di Firenze, che ringraziamo, ci ha fornito ieri delle stime, predisposte su base campionaria dal Centro Studi Turistici. I numeri sono da ritenersi parziali e incompleti, perché il sistema di trasmissione non è ancora a regime. Sono numeri inquietanti, in sé e nel merito.
In sé perché la necessità di ricorrere a stime, che gli stessi uffici avvertono essere necessariamente per difetto, attestano le gravi carenze di informazione e cognizione con cui ancor oggi il Comune e gli uffici devono confrontarsi, rispetto al dilagare di un’industria ad alto impatto: sociale, economico ed ecologico.
Nel merito, perché pur con i limiti evidenziati, queste stime attestano che in soli tre anni, l’espansione della ricettività nel Comune di Firenze ha fatto sì che dai 73.830 posti letto e 30.931 bagni facenti capo alle 6.904 strutture ricettive censite nel 2021, si sia arrivati nel 2024 ad avere 12.411 strutture con complessivi 95.653 posti letto (21.823, pari a un aumento del 22%), oltre a un non precisato numero di nuovi bagni.
Attendiamo informazioni da altri uffici, ma già quanto sopra dovrebbe spingere Comune e Regione ad agire subito, rafforzando gli strumenti, anche legislativi, per governare un fenomeno di cui palesemente si sono sottovalutate le pesanti esternalità, anche sui servizi.
In questo senso, urge ancor di più muoversi in fretta, anche rispetto alla nuova legge cosiddetta Salva Casa, sollevando senza esitazione e anche presso le Corti competenti, i legittimi dubbi interpretativi e di legittimità costituzionale, su cui siamo intervenuti ieri in aula e che oggi leggiamo nell’approfondimento specifico dato dal professor Gian Franco Cartei, dell’Università di Firenze, nell’intervista al Corriere Fiorentino.
Gli emendamenti che abbiamo presentato ieri andavano anche in questo senso, a rafforzare l’azione del Comune di Firenze. I pareri tecnici che hanno bloccato la maggioranza dal recepirli, meritano a nostro avviso un ripensamento approfondito, anche a difesa delle competenze che la Costituzione assegna agli Enti Locali, cui, fino a sentenza contraria, spetta il diritto-dovere di esercitare il governo urbanistico sul proprio territorio!
Depositeremo un’interrogazione in queste ore, per invitare Palazzo Vecchio a fare giurisprudenza, coordinandosi al meglio con l'avvocatura e coinvolgendo la cittadinanza perché sia una lotta politica diffusa, partecipata, non di una sola parte”.


Il PD continua a nascondersi dietro il problema degli affitti brevi senza voler affrontare la questione dell’emergenza abitativa" affermno Angela Sirello, Giovanni Gandolfo, Matteo Chelli e alessandro Draghi di Fratelli d’Italia
"In Consiglio comunale la sinistra che siede nei banchi della maggioranza ha bocciato un ordine del Giorno da noi presentato che chiedeva l’istituzione di una Commissione speciale per la gestione dell’emergenza abitativa e per offrire nuovi stimoli alle politiche per la residenzialità.
La variante urbanistica che la sindaca Funaro ha portato di gran fretta in Consiglio ci è stata presentata come panacea di tutti i mali.
Abbiamo proposto un Ordine del Giorno che chiedeva l’istituzione di una Commissione speciale per adottare tutte quelle iniziative utili per stimolare la residenzialità sul territorio fiorentino, promuovendo un dialogo efficace tra tutti i portatori di interesse, inclusi i sindacati degli inquilini, le associazioni dei proprietari e gli operatori economici al fine favorire i processi partecipativi nella definizione delle politiche abitative in maniera più costruttiva possibile al fine di scongiurare il più possibile il rischio di contenziosi.
Se il PD sostiene di avere a cuore il problema della residenzialità non continui a portare al voto atti ideologici e zoppi come quello messo in votazione stamattina ma affronti le tematiche connesse al disagio abitativo e alle politiche che incentivino la residenzialità sul territorio fiorentino realmente, mostrandosi disposto a dialogare.
L’emergenza abitativa non si risolve limitando la proprietà privata e le locazioni turistiche, che vengono utilizzate solo come capro espiatorio. L’atto che hanno votato oggi è lesivo della libertà di godimento della proprietà privata nonché della libertà economica di tutti gli attori coinvolti.
La nostra proposta di una Commissione speciale poteva essere uno strumento importante per affrontare seriamente la questione abitativa a Firenze. Restiamo convinti che si possano stimolare le politiche abitative senza dover limitare le libertà economiche e di proprietà”.

“Lo ripetiamo come Lega dall’inizio del dibattito nel 2023 sul tema affitti brevi, che la proprietà privata non si tocca! Contestavamo a Nardella questo problema e lo ribadiamo ancor più oggi con la neo Sindaco Funaro che insiste nell’occuparsi, come primo fra le urgenze della città, degli affitti brevi. Non ha senso questa corsa contro il tempo quando in città imperversano ben altri problemi di interesse veramente di tutti”
così il Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto.
“Ancora una volta il Pd si nasconde dietro il problema degli affitti brevi per coprire le proprie lacune e colpe politiche riguardo allo svuotamento del Centro Storico. Dopo averlo trasformato in un’immensa vetrina per soli turisti ora vorrebbero far retro marcia! La colpa è vostra perché nell’ultimo decennio l’avete data vinta a questo turismo “mordi e fuggi”. Soprattutto “mordi” visto che la gente mangia, purtroppo sporca e poi scappa via senza nemmeno vivere la bellezza della nostra città. Il turismo è una risorsa che va gestita in modo intelligente senza averne paura come sta dimostrando il PD”.
“E poi adesso vi divertite ad imporre regole sugli affitti brevi, poi cosa altro vorrete “regolare”?Alberghi? Negozi? Ristoranti?
Una scelta quella del PD che va contro il liberalismo del mercato e che mostra caratteristiche anti costituzionali perché impedisce lo sviluppo degli imprenditori locali. Siamo preoccupati perché questa Giunta inizia il suo mandato con un “falso” problema. Oggi la priorità è la sicurezza, ma non si vuole dire a sinistra. Perché? C’è paura. Paura di sentirsi colpevoli di una città ridotta in queste condizioni fra spaccio, occupazioni abusive e spaccate. Una città dove certi malviventi si sentono “padroni” di fare quello che vogliono a causa del solito “buonismo rosso” che pervade la Giunta comunale”.
“Proseguite con la vostra testardaggine e sarete sommersi di ricorsi. La gente crede nella libertà, non accetta regole e forzature che la limitino in modo illogico. W la libertà sempre!”. 

“Abbiamo, fin dall’adozione del Piano Operativo nella scorsa legislatura, richiesto l’adozione di misure nazionali per porre un freno ai fenomeni del turismo di massa, un problema che non è solo di Firenze ma di tante altre città italiane.
Per adesso, nonostante una recente apertura al confronto tra la Ministra Santanchè e la Sindaca Funaro, l’unica risposta pervenuta è il cosidetto Salva Casa che va in direzione esattamente contraria. Da qui la necessità di continuare la strada già percorsa e su cui il TAR ha dato un giudizio sul metodo e non sul merito."
Così Renzo Pampaloni (Presidente Commissione urbanistica), Luca Milani (Capogruppo PD), Caterina Arciprete (Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò) e Michela Monaco (Capogruppo Lista Sara Funaro)
"Con l'approvazione della delibera 54 di oggi è stato dato un primo segnale politico importante, punto di partenza di un percorso che deve continuare ad affrontare e approfondire soluzioni ulteriori così come abbiamo già iniziato a fare. Nei due ordini del giorno presentati abbiamo quindi da una parte nuovamente ribadito la richiesta di una legge Salva Firenze sulla scia della legge Venezia, che consentirebbe al Comune di dotarsi strumenti realmente efficaci per favorire l’incremento dell’offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, dall’altra abbiamo riportato una serie di proposte utili ad arricchire il quadro statale e regionale.
Tra queste citiamo in modo non esaustivo, la creazione di un database pubblico georeferenziato delle strutture ricettive (comprensive anche delle locazioni brevi), l’individuazione di limiti massimi delle unità immobiliari diversificati in base al livello di pressione turistica delle varie zone della città, l’inserimento di limiti di nuova locazione turistica in appartamenti confinanti già utilizzati con la stessa funzione.
La delibera approvata va dunque nella direzione di regolamentare, con gli strumenti della pianificazione urbanistica gli unici a disposizione del Comune, la distribuzione delle residenze destinate alle locazioni turistiche: non si tratta quindi di un condono come strumentalmente affermato dell’opposizione ma uno strumento di tutela della residenza stabile e di quella destinata alla locazione di lunga durata, uno strumento che tutela il diritto all’abitare e la vivibilità del nostro centro storico”. 


Secondo Massimo Sabatini della lista civica Eike Schmidt “Il PD fiorentino ha voluto forzare in tutti i modi l’approvazione di una norma che (a detta loro) dovrebbe tutelare Firenze e che invece rischia di fare danni incalcolabili.
Incalcolabili come tutti i debiti fuori bilancio che questo scellerato agire del PD potrebbe generare contro le casse del Comune. Quanti ricorsi per incostituzionalità (ingerenza su proprietà privata) e per illegittimità (non considerazione del testo nazionale della recente legge nota come “Salva Casa”) arriveranno?
Con quali tempi? Con quali valori? Chi pagherà gli errori del PD? Solo per quest’ultima domanda abbiamo la risposta: Le casse di Palazzo Vecchio!”


Il collega Paolo Bambagioni, consigliere della Lista civica Eike Schmidt invece sottolinea come quello approvato sia “Un provvedimento inadeguato, parziale rispetto alla profondità del problema, tardivo perché i nodi sono emersi da parecchio e pure al limite della legittimità, viste anche le nuove modifiche introdotte dal Salva-Casa.
Il tema del turismo di massa e delle conseguenti trasformazioni comporta una riflessione profonda e non certo scelte frettolose ma la Giunta ha tirato diritto per la sua strada. Sono convinto che i proprietari e le categorie economiche porteranno avanti le proprie rimostranze. Più che un intervento, tardivo, lato urbanistica, avrebbe avuto più senso lavorare con il governo per una cornice normativa adatta alle città d'arte.
Per evitare tutto questo avevo chiesto, a nome di tutte le minoranze, una sospensiva: il futuro di Firenze passa da questo tema, che va trattato coinvolgendo nel processo decisionale tutti gli attori della città e non in fretta e furia, ricalcando quanto fatto - male - da Nardella, solo per difendere l'operato di quest'ultimo. Se questo è, come definito da Funaro, un primo provvedimento qualificante della sua Giunta emergono chiaramente i limiti strutturali di questa amministrazione che ha difficoltà a elaborare risposte che non siano inadeguate o caratterizzate ideologicamente”.


Il problema c'è ed è enorme, ma non riguarda solo Firenze e neanchesolo l'Italia....

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