Lo scorso Giovedì 18 luglio, l'AGCOM ha emesso una delibera contenente un ordine nei confronti del Comune di Rufina per la pubblicazione e diffusione di materiale riguardante l'attività amministrativa del Comune fatta dall'ex sindaco, allora uscente, Vito Maida sulla sua pagina Facebook "Vito Maida Sindaco di Rufina" durante il periodo della campagna elettorale per le elezioni amministrative, dalle quali è uscito sconfitto, in violazione del silenzio elettorale scattato a partire dallo scorso 11 aprile. A riportarlo è una comunicazione pubblicata sul sito web del Comune, in ottemperanza a quanto disposto dalla stessa delibera.
Tra le violazioni indicate c'è la diffusione di un opuscolo informativo riguardante le opere pubbliche realizzate nel corso del mandato dell'ex sindaco, dal 2019 al 2024, realizzato dall'Amministrazione comunale e allegato al periodico del Comune "Rufina News" firmato dallo stesso Vito Maida e che risulta essere stato pubblicato in forma digitale sulla sua pagina il 3 maggio 2024, quindi successivamente all'avvio del silenzio elettorale. Stando a quanto si legge nella delibera, inoltre, durante la campagna elettorale il comitato a sostegno dell'ex sindaco Vito Maida avrebbe diffuso un opuscolo coincidente con quello prodotto dall'Amministrazione e recante lo stemma del Comune.
Inoltre, nel corso della campagna elettorale l'ex primo cittadino avrebbe pubblicato sul suo profilo, non considerabile come istituzionale, altri contenuti prodotti dall'Amministrazione comunale, che riportavano lo stemma del Comune e lo ritraevano in fascia tricolore, tra i quali risultano post contenenti atti istituzionali come determine dirigenziali o inaugurazioni di opere pubbliche alla presenza di soggetti istituzionali (come quello riguardante l'inaugurazione del nuovo campo da Padel che risulta pubblicato in data 28 maggio).
Un caso analogo, in questa tornata elettorale, è capitato anche per il Comune di Borgo San Lorenzo, dove è stato denunciata la distribuzione ai cittadini di un opuscolo di 53 pagine dove comparivano ripetutamente il logo del Comune, foto dell'allora candidata sindaca Cristina Becchi (anch'essa sconfitta nelle ultime elezioni) oltre che alla foto e al saluto del Sindaco uscente Paolo Omoboni (questo l'articolo).
Il silenzio elettorale è disciplinato dall'articolo 9 della legge 28 del 2000, che vieta a tutte le amministrazioni, a partire dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle votazioni, di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle "effettuate in forma impersonale ed indispensabile per l'efficace svolgimento delle proprie funzioni".