I nostri lettori - a migliaia – hanno letto e seguito non solo su OK!Mugello ma su tanti giornali regionali e nazionali, oltre al video in diretta con Londra, il luogo dove iniziò, grazie a Neda e Paul O’Neil questa bella pagina umana, che ci ha visti impegnati in prima persona e felici per l’esito di quella bella storia.
Dunque giorni indietro, ecco un'ulteriore appendice di tante cose che accaddero in quel periodo nefasto per la nostra Patria, abbiamo ricevuto una telefonata da una gentile signora (non citiamo ne il nome ne il luogo ovviamente per una ragione di privacy) la quale, seguendo la diretta online da Londra con i familiari del soldato scozzese, è rimasta sorpresa quando abbiamo fatto visionare una foto di un ufficiale inglese (foto che ci donò lui stesso circa 35 anni orsono, forse più, quando ritornò a Borgo per rivedere il paese nel quale aveva comandato un reparto; si chiamava Charles T. Complett).
Questa signora classe 1944, come sovente volte accadde nel nostro Mugello, fu figlia della …“colpa” come si diceva in gergo in quei lontani tempi, e solamente dopo in età adulta era venuta a sapere che suo padre era un ufficiale inglese di passaggio nel Mugello, comandante un reparto motorizzato, come del resto era il Capitano Complett a Borgo San Lorenzo. Gli venne detto, ovviamente dalla madre, che era un bell’uomo, alto, distinto, biondo (sembra di ascoltare una nota canzone di Lucio Dalla - “ 4 marzo del 1943” e si chiamava Charles), ecco perché rimase colpita dalla foto che proiettammo nel corso del video ed ecco il motivo di questo intervento telefonico per sapere notizie più precise dell’ufficiale in oggetto.
Galleria fotografica
Comprendemmo subito, anche dal tono della voce, lo stato d’animo di questa gentile signora, che ci raccontò tante cose della sua giovinezza, e la sorpresa nel venire a conoscenza che il suo vero padre biologico era appunto un ufficiale inglese. Sarà stato lui? Il nome, Charles, corrisponde. Chissà!
Ricordiamo che era molto anziano, ma ancora un uomo distinto, alto di statura, accompagnato da un'altra persona più giovane, (forse il figlio) soffermandosi per molto tempo in fondo via Brocchi vicino al Ponte sulla Sieve dove era accampato con il suo reparto. Oramai sarà da tempo scomparso. Queste vicissitudini, piccole e lontane parentesi come queste, tornano sempre immancabilmente a galla a ricordarci altre storie e altre verità, come vollero sapere, cinque anni orsono, sei nipoti di un Maresciallo dei Carabinieri che nel 1944, comandante la Stazione di Borgo San Lorenzo, fu barbaramente ucciso.
Con questo chiudiamo una lontana pagina di storia del nostro paese.
Didascalie foto:
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Foto 3: 1944 – Alcune belle ragazze borghigiane mentre riempiano le taniche d’acqua in fondo Sieve. Un soldato è ammirato dalla prima ragazza a sinistra mentre due soldati guardano con insistenza sui camion. Come non poteva non nascere qualche amorino!
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Foto 4: 1944 – Mezzi motorizzati inglesi transitano nell’attuale via Bandini mentre imperversa una violenta pioggia che aveva allagato la sede stradale. Al centro si nota la villetta Macabbi, con gli archi purtroppo abbattuta. Era un piccolo gioiello “liberty”.
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1944 - Reparti corrazzati attraversano la Sieve entrano in Borgo San Lorenzo