
Il Partito Democratico risponde alle critiche del consigliere di opposizione Paolo Bambagioni in merito alla situazione finanziaria di Alia Multiutility, smentendo qualsiasi ipotesi di "segreti di Pulcinella" o di un debito insostenibile. A prendere posizione sono stati il capogruppo PD Luca Milani e i vice capogruppo Alessandra Innocenti e Cristiano Balli, i quali sottolineano come l’operazione di finanziamento recentemente conclusa da Alia sia stata approvata in tutti gli organi amministrativi delle società coinvolte, esaminata nei minimi dettagli e discussa più volte nel corso del 2024.
"L’operazione di finanziamento non solo ha permesso di rinegoziare il debito esistente a condizioni più vantaggiose, ma è anche funzionale a sostenere un piano industriale che prevede investimenti strategici per i servizi pubblici essenziali", spiegano i consiglieri dem. "Evitare questi investimenti oggi significherebbe scaricare il debito sulle generazioni future, e noi riteniamo che sia una scelta irresponsabile".
Secondo Milani, Innocenti e Balli, le indiscrezioni sui numeri del debito circolate nei mesi scorsi non trovano riscontro nei dati ufficiali di Alia, già in passato smentite dalla società. "I dati relativi al 2023 e al 2024 dimostrano una crescita costante della redditività del Gruppo, segnale inequivocabile della solidità del percorso industriale intrapreso".
A sostegno della propria posizione, il PD fornisce alcuni dati chiave:
- Il valore delle infrastrutture del gruppo è passato da 210 milioni di euro nel 2021 a 1,248 miliardi di euro nel 2024, con una crescita significativa nelle infrastrutture ambientali.
- L’indebitamento di Alia, in linea con le principali multiutility italiane, ha registrato un rapporto PFN/EBITDA medio di 2,5x, rientrando tra le migliori performance del settore.
Sul fronte impiantistico, i consiglieri dem ribadiscono che Alia sta effettuando importanti investimenti su asset esistenti, in attesa delle indicazioni degli enti preposti sulla pianificazione futura.
"La cosa curiosa – concludono Milani, Innocenti e Balli – è che quando un’azienda ottiene un finanziamento, le banche esaminano i conti e i piani industriali per verificarne l’affidabilità. Il comunicato di Bambagioni sembra ribaltare questa logica, mettendo in discussione un’operazione che ha ricevuto il via libera proprio dagli istituti di credito".