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Pronto Soccorso, Scatta l'allarme di Asl per l'impennata di accessi dovuta al picco influenzale

Tutte le azioni messe in atto per garantire le cure e i percorsi assistenziali ai cittadini.

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Picco d'influenza Picco d'influenza © Foto di Mojca-Peter da Pixabay
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Dal monitoraggio quotidiano dei posti letto effettuato dai nuclei di bed-management (presenti in tutti gli ospedali) all’impegno incessante dei setting assistenziali nel garantire disponibilità di posti letto ed il regolare flusso dei pazienti anche nei giorni festivi; dall’Ama (Area Medica di Ammissione), alla forte interazione con il territorio (Cure Intermedie, Agenzie di Continuità Ospedale-Territorio e Assistenza Infermieristica Urgente Territoriale  Integrata, GIROT): sono molte le azioni, già da tempo, messe in campo dall’Azienda USL Toscana centro per supportare gli organici dei Pronto Soccorsi e contestualmente garantire le cure e i percorsi assistenziali più appropriati ai cittadini.

 Nelle ultime 24 ore gli accessi ai Pronto Soccorsi dell’Azienda USL Toscana centro sono stati 1.206  di cui 185 hanno avuto un ricovero; 117 pazienti sono invece stati presi in carico precocemente dagli internisti e dai geriatri grazie alla forte interazione, presente in tutti i presidi ospedalieri,  tra gli specialisti delle aree mediche e il personale delle Medicine d’Urgenza, che ha fin qui permesso di supportare il PS.

Tali azioni sono diventate ancora più incisive in queste ultime settimane, con l’impennata di accessi dovuta al picco influenzale.
Quanto alle attese in Pronto Soccorso può accadere che rimangano pazienti in PS per oltre 16 ore prima del ricovero, il più delle volte per la necessità  di effettuare un adeguato accertamento dell’iter diagnostico.
Spesso infatti si tratta di tempi nei quali è prevista l'esecuzione di ulteriori esami (anche invasivi) con conseguenti  tempi tecnici per la refertazione e per le risposte degli stessi.

Pur operando in una situazione di difficoltà il personale sanitario, medici e infermieri, si sta adoperando al massimo nell’affrontare una influenza particolarmente aggressiva che si è fatta sentire soprattutto nel ponte tra Natale e Capodanno determinando un aumento di accessi alle Medicine d’Urgenza del 30-40%; in questi ultimi giorni la situazione sembra andare verso un lieve miglioramento, con una diminuzione dei pazienti con la sindrome influenzale a sintomatologia respiratoria.

Sindrome che può in prima istanza ricevere una terapia dal proprio medico di medicina generale senza ricorrere ad accessi al Ps: come nei giorni scorsi hanno evidenziato la dottoressa Elisabetta Alti direttrice del Dipartimento Medicina Generale e il dottor Gianfranco Giannasi Direttore Area pronto soccorsi.

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