OK!Firenze

No all'aumento dei costi scolastici in Valdisieve, nasce il Comitato Genitori Valdisieve: ecco cosa chiedono

Dopo gli ultimi articoli pubblicati da Ok!Valdisieve sui problemi delle mense, giunge in redazione una lettera del neo costituito Comitato Genitori Valdisieve

  • 250
Scuola Scuola © Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

A seguito delle note vicende sui rincari della mensa e l’esternalizzazione del servizio di prescuola in alcuni comuni della Valdisieve, e sull'indisponibilità di vedere applicate le riduzioni ISEE come spettanti ai bimbi che frequentano scuole “fuori comune” se residenti a Rufina, Pontassieve e Pelago, si è costituito il Comitato Genitori Valdisieve. (Leggi il nostro primo articolo sul tema , Qui le spiegazioni del Sindaco di Rufina)

E' giunta alla nostra redazione la lettera con il quale il comitato ha dichiarato i propri intenti, nonchè i motivi della propria unione. Pubblichiamo di seguente la missiva:

"La necessità di organizzarsi, esprimendo una univoca voce comune e trasversale al territorio, è emersa dopo gli incontri che un nutrito gruppo di genitori ha avuto con i sindaci e gli assessori competenti prima di Rufina e poi di Pontassieve, nei quali ogni amministrazione ha proposto il suo punto di vista sulla questione scaricando ogni responsabilità dell’accaduto sull’altra amministrazione, ma senza di fatto trovare misure adeguate per i cittadini.

Ad oggi le problematiche evidenziate permangono e restano in attesa di una soluzione; ecco perché in data odierna abbiamo fatto pervenire una richiesta di disponibilità per svolgere un ulteriore quanto rapido incontro congiunto, nel quale sia possibile un confronto a tre (comuni di Rufina, Pontassieve e Pelago e genitori) finalizzato a risolvere una volta per tutte la questione. Se così non sarà, siamo disposti a mobilitarci con tutte le nostre forze.

Più in generale, riteniamo l'aumento della tariffa, dove applicato, inadeguato ed inopportuno e la decisione da parte delle amministrazioni comunali di dare in mano a cooperative private il servizio di pre-scuola (servizio che fino ad oggi era gratuito), uno schiaffo alla scuola pubblica sempre più alla deriva verso la totale privatizzazione. Crediamo nella scuola pubblica, che rappresenta le fondamenta della nostra società e in quanto tale non si può continuare a delegarne le spese alle famiglie che già subiscono quotidianamente rincari di ogni sorta, a partire dalle bollette e dai costi alimentari.

A ciò si aggiunge che la decisione di portare avanti una visione chiusa, limitata ai confini comunali, che non tenga conto della reale convivenza di persone e servizi distribuiti su tutto il territorio, che cerchi le rotture nelle comunioni di intenti ormai consolidate negli anni a vantaggio di un teorico beneficio locale, a nostro avviso porta solo ad un impoverimento nell’offerta di servizi, ad un aumento dei costi alle famiglie, ad una maggiore difficoltà di vivere in una comunità che vede e richiede che un ponte sia un punto di unione e non di separazione.

Al Comitato aderiscono, infatti, anche genitori non direttamente “colpiti” dall’aumento dei costi, ma preoccupati che questa situazione, di piccola “autonomia differenziata” e di “gara all'iscrizione” fra comuni limitrofi peraltro abituati ad una gestione comune dei servizi, possa comportare – viste le normative nazionali - difficoltà di tenuta ed una riduzione dell'offerta scolastica del territorio.

Concludendo, vogliamo innanzitutto la piena applicazione delle riduzioni ISEE, sconto secondo figlio, ecc. a prescindere dal comune di residenza e dalla scuola frequentata, perché la scuola pubblica è un diritto che dovrebbe essere fruito da tutti a parità di condizioni e senza discriminazione alcuna.

Chiediamo inoltre una generale e corposa riduzione dei costi mensa, e la gratuità del servizio di pre-scuola per tutti coloro che ne hanno necessità."

Lascia un commento
stai rispondendo a