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Se il Pala Wanny desolatamente più vuoto che pieno lo scorso venerdì per il saluto alla città del quasi ex sindaco Dario Nardella poteva essere un indizio i recenti sondaggi paiono confermare una tendenza.
L'ultimo sondaggio che gira in città commissionato a Emg per Italia Viva su un campione di mille persone e realizzato tra il 18 e il 21 marzo conferma che Firenze sempre più degradata e insicura ha voglia di voltare pagina dopo il decennio nardelliano.
Inutile dirlo ma il voto fiorentino ha una forte ricaduta nazionale poiché la città è a livello nazionale una delle (poche) roccaforti rimaste ai Dem e apprendere che la distanza fra centrosinistra e centrodestra fino a pochi anni fa molto netto, tant'è che Nardella sia al primo che al secondo mandato è stato eletto al primo turno, si sta sempre più affievolendo.
Sara Funaro, attuale assessora al welfare insignita del titolo di "erede" di Dario Nardella dalle segreterie di partito senza passare dalle primarie non convince e si ferma al 40%.
Sconta il suo poco carisma oppure l'affaire della scomparsa della piccola Kate dall'ex hotel Astor che i suoi uffici dovevano monitorare?
L'ex direttore degli Uffizi il tedesco-fiorentino Eike Schmidt attualmente alla testa del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli (in odor di attesa per la campagna elettorale) ancora non ufficializzato ma sicuramente alla testa della coalizione di centro destra arriva al 32%.
Un dato davvero clamoroso per Firenze che, complice le spaccature fra i moderati e la presenza di un uomo di cultura moderato ad opporsi a Funaro fanno balzare in alto le aspettative di chi vuole un cambiamento.
Otto punti sono davvero pochi davanti a due mesi fittissimi di campagna elettorale in cui l'anima fiorentina e sorniona del tedesco che ama Firenze da quando era bambino e l'apparato del centro destra in grande ascesa anche nel fortino rosso potrebbe fare la differenza al cospetto di una Funaro ancora forse poco consapevole del ruolo che nasconde dietro la foglia di fico del suo fu nonno una debolezza e insicurezza che potrebbe farli del male.
Sorprendente, ma fino a un certo punto per chi bazzica la politica toscana, l'incoraggiante 17,5% di Stefania Saccardi renziana di ferro e attuale assessore all'agricoltura e vice presidente della Regione Toscana, già vicesindaca di Firenze ai tempi dell'ex Rottamatore.
Una donna stimata in maniera trasversale che ha dimostrato, in tutti i ruoli di grande importanza già nel suo curriculum di saper fare che insieme (così ipotizza il sondaggio) alla lista Firenze Democratica dell'ex super assessora Cecilia Del Re rischia di arrivare intorno al 20% e agire da ago della bilancia (i dati danno le due rispettivamente col 10, 5% e il 6%).
Interessante anche il 7% che raggiungerebbe con la sinistra radicale riunita Dmitrij Palagi che lascerebbe fuori dal salone dei Duecento il Movimento Cinque Stelle in caduta libera a causa della lotta intestina fra i due attuali consiglieri: il grillino della prima ora De Blasi e Lorenzo Masi già visto alla convention di Sara Funaro e al saluto di Nardella che pare più interessato a guadagnarsi una poltrona nel palazzo che non a portare al 4 per cento il movimento di Conte.
Molto diverso il sondaggio Realizzato da Me we per i dem tra il 23 febbraio e il primo marzo che fa pensare.
Possibile un calo di consensi in così poco tempo oppure I sondaggi lasciano il tempo che trovano e sono "costruiti" per chi li commissiona?
Il dubbio rimane a leggere la grande differenza dove la forbice tra Funaro e Schmidt e decisamente più ampia a favore della delfina nardelliana data a un passo dall’agguantare la vittoria al primo turno con un incoraggiante 46, 1% col Pd primo partito al 36, 2%. Segue Schmidt col 26% e Fratelli d’Italia a fare la parte del leone in coalizione.
Una distanza simile a quella emersa anche dal sondaggio realizzato da Quorum che su un campione di 804 persone intervistate tra l’8 e l’11 gennaio vedeva l’assessora al welfare ottenere il 47, 1%, seguita da Eike Schmidt col 26, 1%.
Dietro nel sondaggio di Me we Stefania Saccardi col 9% e Cecilia Del Re al 6, 3%, che in questo caso vengono valutate separatamente. Poi Palagi al 5, 2%, la lista di Montanari al 4, 1% e un’eventuale corsa in solitaria dei Cinque stelle al 3, 3%.
Ma il sondaggio di Me we valuta anche le possibilità della candidata del centrosinistra al ballottaggio.
Al secondo turno in uno scontro Funaro-Schmidt l’assessora riuscirebbe a spuntarla col 64, 2% contro il 35, 8% dell’ex direttore degli Uffizi.
Ancora più ampio il vantaggio di Funaro se al ballottaggio dovesse vedersela con Saccardi, l’assessora otterrebbe 70, 1% a fronte del 29, 9% della vicepresidente della Regione.
E la lotta dei numeri è solo iniziata...