Treni fermi a Firenze © Ok!News24
Il venerdì nero dei trasporti pubblici si completa a Firenze con un gusto all'alimentazione della linea elettrica nei paraggi di Rovezzano (non è la prima volta che accade) che di fatto spezza l'Italia in due causando disagi enormi. I disagi sono iniziati già questa mattina, dopo il guasto verificatosi intorno alle 8:20.
Nel corso della giornata si sono accumulati ritardi su ritardi, colpendo a catena treni regionali ed alta velocità. Intorno alle 15 praticamente tutti i treni sul tabellone delle partenze a Santa Maria Novella segnavano pesanti ritardi: sessanta, novanta, cento, anche centoventi minuti di ritardo.
Ma non c'è solo il dover aspettare, c'è anche la disorganizzione totale che dopo il caos dell'aeroporto (leggi qui) colpisce anche la principale stazione di Firenze.
In epoca Covid il salone d'ingresso principale della stazione, di fatto una grande sala d'attesa con decine di sedie, è stato smantellato e mai ripristinato ed i passeggeri in attesa, in mancanza di alternative, nonostante si sia, lo ripetiamo in una città famosa nel mondo che ogni anno accoglie oltre 10 milioni di turisti dimostra di essere da terzo mondo per l'accoglienza primaria e i passeggeri sono costretti ad accamparsi un po' ovunque in attesa di un treno che non si sa quando arriverà.
Il venerdì nero dei trasporti di Firenze diventa sempre più una vergogna mondiale per l'immagine della città
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