Andy: immigrato 'clandestino' accolto da una famiglia mugellana. Una storia che scalda il cuore © n.c.
Una lettera giunta in redazione, che racconta l'esperienza vissuta questa mattina (mercoledì 26 luglio) a Borgo San Lorenzo da parte di un lettore di OK!Mugello che ha 'accolto' un immigrato 'clandestino'. Il tutto nella speranza che possa far riflettere:
Si materializza davanti alla porta di casa piangendo, un ragazzone alto 1,80 con degli occhi colore ebano, balbettando un inglese poco comprensibile, mi supplica di non mandarlo via, di poterlo aiutare in qualche modo. La prima reazione è stata quella di rispondergli che non avevamo soldi, come diciamo ogni volta a tutti quei ragazzi davanti ai negozi che chiedono elemosina. Ma piangeva veramente e dai suoi occhi traspariva la disperazione di un ragazzo di 29 anni, probabilmente scappato dalla guerra o dalla fame, che ha attraversato il mediterraneo e che in quel momento era davanti a me.
Aveva paura della mia reazione, aveva paura che lo scacciassi, ma era li davanti a me. Non era in televisione, non era un grido di aiuto su Facebook a cui puoi solo fare like, era li ad un metro da me, davanti alla mia casa, davanti alle mie sicurezze, davanti alla mia famiglia con cui a breve ci saremmo messi a tavola per il pranzo.
Non c’è stato un attimo di esitazione, ho chiuso velocemente la telefonata che avevo in corso ed ho cercato di tranquillizzarlo. l'ho accolto nella mia casa, gli ho offerto il bagno per lavarsi, una sedia per riposarsi, ed abbiamo aggiunto un posto a tavola affinché potesse mangiare insieme a noi. Mi sono reso conto che non potevo cambiare il suo destino, cosa potevo fare, se non offrirgli la mia umanità, fargli respirare anche per poco il calore di una famiglia?
Così ho fatto, ma non mi sento un eroe, anzi. La cosa che mi disturba ancora è sapere che non ho potuto aiutare Andy, il giovane immigrato,di più di quello che ho fatto. Questa mattina davanti alla mia casa si è presentato il frutto della disumana realtà di questo mondo. Il risultato delle ingiustizie nei confronti dei deboli, ed io non potevo stare inerme davanti ad Andy l’immigrato.
Gli ho offerto la WI-FI per collegarsi ad internet e telefonare via Skype a casa. Mi ha detto che abita a Belin City, nel sud della Nigeria, ha due fratelli e lavorava come fabbro. Ma adesso è qui, dorme alla stazione di Firenze, senza fissa dimora, sicuramente è fuori da ogni sistema di protezione e assistenza, ma i suoi occhi nutrono ancora speranza ed è quello che ho cercato di offrirgli con la mia semplice azione. Andy l’immigrato ha qualche anno in più di mio figlio, come potevo permettere di lasciare fuori dalla porta mio figlio piangente?



La storia di Erik, giovane profugo 'adottato' da Sant'Agata.
[…] Una nuova bella storia mugellana, che non pu non ricordare anche quanto pubblicato appena pochi giorni fa sulla famiglia di Borgo che accolse ‘Andy’. un immigrato clandestino (clicca qui) […]
La storia di Erik, giovane profugo 'adottato' da Sant'Agata. Amore e redenzione, Parliamone, di domenica ~ OK!Mugello
[…] Una nuova bella storia mugellana, che non pu non ricordare anche quanto pubblicato appena pochi giorni fa sulla famiglia di Borgo che accolse ‘Andy’. un immigrato clandestino (clicca qui) […]
MASSIMILIANO CACIOLI
Se si sparge la voce vedrai quanti Andy busseranno alle porte
Margherita Bernoni
Non sar un eroe come.dice lei...ma ha dato una grande lezione di umanit.
Enza Naimoli
Grazie Saverio .....grazie ....perch il mondo non fatto solo di odio ......perch il mondo noi possiamo ancora cambiarlo a partire da noi .....grazie