Compirà 103 anni il prossimo settembre, la signora Mafalda che, nelle prime ore della mattina, nella sua abitazione, avendo bisogno di andare in bagno era scesa dal letto e, una volta messi i piedi sul tappettino, proprio a causa di quest’ultimo, era scivolata procurandosi un trauma all’anca sinistra. Giunta al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santo Stefano di Prato (diretto dal dottor Simone Magazzini), è stata sottoposta agli esami strumentali e di laboratorio che hanno evidenziato la frattura del femore sinistro.
Valutata collegialmente dall’ortopedico, dall’anestesista e dall’ortogeriatra, è stata sottoposta ad all’intervento ortopedico di riduzione e sintesi con chiodo endomidollare a meno di 24 ore dall’arrivo in reparto. In seconda giornata è iniziata la mobilizzazione passiva dell’arto operato, al letto della paziente.
A tre giorni dall’intervento la signora Mafalda è stata posizionata alternativamente in poltrona e carrozzina. A sei giorni dall’operazione ha iniziato a camminare assistita dalle fisioterapiste, Elisa Niccolai e Enrica Bartolozzi, con l'ausilio di un deambulatore. Le fisioterapiste hanno anche collaborato alla tempestiva segnalazione di continuità assistenziale ospedale- territorio per l'attivazione dell'assistenza domiciliare.
Un risultato davvero eccellente per la signora Mafalda reso possibile dalla Ortogeriatria: il percorso che dopo l’operazione chirurgica fa tornare a camminare precocemente gli anziani fratturati, anche ultracentenari, e di cui è direttore il dottor Antonio Vito Mitidieri Costanza. L’Ortogeriatria prevede una stretta collaborazione tra ortopedico, geriatra, anestesista, infermiere, fisioterapista e, se richiesto, anche l’assistente sociale, così da affrontare i numerosi problemi conseguenti alla frattura di femore con un approccio multidimensionale e multiprofessionale.
L’Ortogeriatria ha come obiettivo quello di garantire agli anziani il ritorno alla condizione pre-frattura e con gli esiti migliori. All’arrivo del paziente in Ospedale vengono indagate le modalità della caduta, lo stato funzionale e quello cognitivo, stabilizzate le eventuali patologie acute e, quindi, preparato al meglio all’intervento chirurgico; se necessario vengono anche attivate ulteriori consulenze specialistiche e nella fase post-operatoria oltre alle gestione del dolore i sanitari cercano di prevenire tutte quelle complicanze che possonano condizionare negativamente il recupero funzionale.
Nel caso specifico la signora Mafalda è stata operata dal’équipe diretta dal dottor Pier Paolo Cerulli Mariani direttore struttura di Traumatologia che afferisce alla struttura complessa e all’Area aziendale di Ortopedia e Traumatologia di cui è direttore il dottor Giovanni Benelli, con il coordinamento infermieristico della dottoressa Pamela Brasolin; per la riabilitazione è intervenuta l’équipe fisioterapica coordinata dalla dottoressa Barbara Lucchesi.
La dottoressa Monica Chiti, direttore Gestione infermieristica di Prato ha aggiunto:“con l’Ortogeriatria riusciamo a realizzare anche percorsi di cura personalizzati sempre finalizzati ad un rapido recupero dell’autonomia da parte degli anziani i quali, per la maggior parte, presentano oltre all’evento acuto anche un’alta complessità clinica. I nostri migliori auguri alla signora Mafalda da parte di tutto il personale”.