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Fonte della Fata Morgana: da Comune e Soprintendenza una task force per il restauro del Ninfeo

Bagno a Ripoli, siglata un’intesa tra i due enti per realizzare e promuovere interventi di conservazione del monumento cinquecentesco e la sua restituzione alla collettività.

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il ninfeo della Fonte Morgana il ninfeo della Fonte Morgana © Met
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Per il restauro del Ninfeo della Fonte della Fata Morgana scende in campo la task force di Comune di Bagno a Ripoli e Soprintendenza.
È stato siglato in questi giorni l’accordo di programma per promuovere interventi di conservazione del monumento tardo-cinquecentesco attribuito al Giambologna sottoscritto dalla Soprintendenza Archeologia, belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Firenze e delle province di Pistoia e Prato e dal Comune di Bagno a Ripoli, proprietario dell’edificio.

Una èquipe di tecnici e professionisti dei due enti è già al lavoro: obiettivo condiviso è promuovere e dare esecuzione ad un organico intervento di conservazione e restauro della Fonte, attuare iniziative congiunte per un’opera efficace di tutela e valorizzazione, e favorire la restituzione del monumento ad una fruizione da parte della collettività. Grazie al protocollo di intesa, Comune e Soprintendenza si impegneranno attivamente per la ricerca dei finanziamenti necessari, stimabili in circa 400mila euro, anche attraverso la partecipazione a bandi inerenti il patrimonio culturale e territoriale promossi da soggetti pubblici o privati (tra i quali il bando della Fondazione CR Firenze “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico”), l’attivazione di procedure di art bonus o altre modalità di erogazioni liberali relative ai beni culturali.

Piccolo gioiello di architettura da giardino, esempio unico nel suo genere, la Fonte fu fatta costruire da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del 1500 all’interno del parco della sua villa “Il Riposo”, residenza estiva della famiglia, ed è attribuita al giovane Giambologna.
Sul fronte della conservazione, la struttura presenta molteplici criticità e situazioni di degrado delle superfici architettoniche. Tra gli altri interventi previsti, nei mesi scorsi il Comune aveva approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il recupero del sistema idrico del Ninfeo, allo scopo di proteggerlo dall’umidità e dalle acque di monte provenienti dalla collina di Fattucchia che sorge alle sue spalle.

La Fonte è di proprietà dell'amministrazione comunale dal 1996. Al suo interno era originariamente collocata una statua marmorea della Fata Morgana attribuita al Giambologna, oggi conservata in una collezione privata, ma una cui copia, realizzata grazie al contributo dell'associazione Giardino Corsini, promotrice dell'annuale kermesse "Artigianato e Palazzo", è pronta per essere ricollocata nel suo sito originale. L’aspetto misterioso e magico del luogo, nonché la fama di Morgana, seducente maga guaritrice del ciclo di re Artù, ha favorito nei secoli la nascita di antiche leggende attorno al cinquecentesco Ninfeo, contribuendo a renderlo un luogo misterioso e suggestivo.

"Il ninfeo – dichiara il Soprintendente Andrea Pessina - rappresenta un esempio particolarmente eloquente di quel particolare rapporto fra uomo, natura e architettura, che segna la stagione manierista e che genera luoghi misteriosi, perturbati e fenomenicamente caratterizzati, con una particolare attenzione al dato ambientale, che si dimostra ancora di grande attualità. La Soprintendenza fiorentina, cui si devono anche i precedenti interventi di restauro eseguiti oramai oltre 20 anni fa, conferma con l’accordo il proprio impegno diretto alla conoscenza e alla conservazione del monumento, anche in funzione dello sviluppo delle grandi potenzialità di attrattore culturale che esso possiede. D'altro canto, lo stato di conservazione delle strutture rende urgente la predisposizione di un progetto orientato all'approfondimento di tutti gli aspetti architettonici, artistici, ambientali, che connotano il complesso. Un percorso dunque concepito come sinergia tra diverse competenze disciplinari e tra diversi livelli amministrativi, con l'obiettivo comune della salvaguardia e della riappropriazione di questo importante patrimonio. Credo sia infine doveroso ricordare che questa operazione è stata avviata grazie all’impegno della sig.ra Giorgiana Corsini, recentemente scomparsa, alla quale dedichiamo questo accordo".

“Il Ninfeo dedicato a Morgana, attribuito al Giambologna, è uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio e ha un valore storico e artistico inestimabile – spiega il sindaco Francesco Casini -. Per le sue caratteristiche e la sua collocazione, è un monumento che necessita di manutenzione e cure costanti. Grazie al gioco di squadra tra l’amministrazione e la Soprintendenza, con cui stiamo portando avanti una simile proficua collaborazione anche per la tutela dell’antico Spedale del Bigallo, adesso saremo in grado di garantirle e potremo dare un nuovo futuro alla Fonte, restituendola alla collettività. Che il luogo sia particolarmente caro alla nostra comunità, lo dimostrano le tante iniziative di crowdfunding promosse da singoli cittadini e associazioni in questi anni, l’ultima solo in ordine di tempo quella sostenuta dalla XXVI edizione della mostra Artigianato e Palazzo. Ancor più significativo è che tutto ciò avvenga in un momento di grande difficoltà: nonostante l’emergenza sanitaria, il nostro patrimonio culturale che è l’identità di un territorio resta una priorità, la cultura una risorsa per ripartire”.

L’accordo di programma tra Comune e Soprintendenza per la tutela e il restauro del Ninfeo ha un simile precedente nella firma, siglata dai due enti solo pochi mesi fa, per il restauro delle mura di cinta e dell’orto murato dell’antico Spedale del Bigallo, edificio costruito a partire dagli inizi del XIII secolo per dare ricovero a viandanti e pellegrini.

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