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Lotta a desertificazione bancaria, la Fisac Cgil Toscana: “Sì a creare un osservatorio regionale degli sportelli bancari”

Tra i Comuni colpiti anche Londa dove il Sindaco Tommaso Cuoretti una settimana fa si è trovato costretto a "barricarsi" dentro la Cassa di Risparmio

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Sportello bancomat Sportello bancomat © N. C.
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"La Fisac Cgil Toscana accoglie con favore e soddisfazione le parole del presidente della commissione per il sostegno delle aree interne del Consiglio regionale toscano Marco Niccolai che auspica in tempi brevi l’avvio di un osservatorio regionale sulla desertificazione degli sportelli delle banche nella nostra regione”, afferma il Segretario Generale della Fisac Toscana, Paolo Cecchi, che aggiunge: “Trattasi di una richiesta che la Fisac fa da tempo all’Amministrazione regionale visto la serietà assunta dal fenomeno e alle ricadute negative che sta avendo sulla popolazione della Toscana, in specie nelle aree interne”.

I dati raccolti dagli albi di vigilanza di Banca d’Italia dipingono un quadro allarmante che richiede un intervento immediato. Al 30 giugno 2023, su 273 comuni presenti in Toscana, ben 252 possiedono almeno una filiale di banca. Tuttavia, negli ultimi 5 anni, 11 comuni toscani hanno perso completamente la loro presenza bancaria. Questo vuoto crea disagi enormi, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, e rende sempre più difficile l’accesso a servizi essenziali.

Questi territori, spesso situati in aree montane o rurali, vedono diminuire ulteriormente le opportunità di sviluppo economico e sociale, aggravando il senso di isolamento e di diseguaglianza. Il 38% dei Comuni in Toscana dispone ormai di soli 1 o 2 sportelli bancari, dimostrando quanto il tessuto bancario si sia ristretto e concentrato negli ultimi anni. In totale, nell’arco di cinque anni, sono stati chiusi ben 368 sportelli bancari in tutta la regione.

"Questo drastico ridimensionamento ha un impatto diretto sulle comunità locali, che si trovano costrette a viaggiare per chilometri per poter accedere a servizi bancari di base, come il pagamento di bollette, la gestione del conto corrente o l’accesso al credito. Si rischia così di penalizzare non solo i cittadini più anziani, meno abituati all’uso di servizi bancari online, ma anche le piccole e medie imprese locali, che rappresentano il cuore pulsante dell’economia toscana.", spiega infine con una nota la Fisac Cgil Toscana.

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