Rifle. © Fotocronache Germogli
L'amara analisi del consigliere metropolitano di Territorio Beni Comuni, Enrico Carpini, che in chiusura cita anche Papa Francesco:
C'era una volta una grande azienda, fu fondata da una famiglia di imprenditori anche grazie allo Stato che elargì agevolazioni fiscali ed al Comune che espropriò i terreni per costruire la fabbrica. In alcuni decenni di attività gli imprenditori diventarono miliardari e quasi tutti erano felici perché un po’ della loro ricchezza ricadeva sul territorio. Poi arrivò la globalizzazione, la produzione fu spostata all’estero, loro continuarono ad arricchirsi avviando anche floride attività commerciali (sempre con i tappeti rossi pubblici) e nonostante i tagli e i capannoni vuoti quasi tutti erano ancora abbastanza contenti perché una parte dei loro miliardi continuava a colare verso il basso. I problemi vennero quando anche la parte della distribuzione iniziò vacillare e gli imprenditori decisero che il gioco, per loro, non valeva più la candela e iniziarono a vendere. Gli impiegati erano sempre meno e ai loro sacrifici non corrispondevano dei piani di rilancio convincenti, ma stringevano i denti perché ormai non si poteva fare altro.
I vecchi proprietari nel frattempo hanno messo su un impero e i loro rampolli sono invidiati perché belli e famosi campeggiano sulle prime pagine dei giornali; hanno anche un grande patrimonio immobiliare in paese, un po' in abbandono e di dubbio gusto estetico, eredità dei tempi che furono.
E’ la fine della storia: la grande attività non è più poi tanto grande e fallisce senza troppo clamore, i nuovi proprietari nessuno li aveva neanche mai visti, ma siamo sicuri che non se la passino poi così male su in Svizzera.
Gli ultimi rimasti chiedono di non essere abbandonati dalle istituzioni e dalla politica, hanno tutta la nostra solidarietà, ma non hanno più un posto di lavoro.
Ma in fondo erano rimasti in pochi e, anche se non lo possiamo dire, ci va bene così.
Perché siamo pronti a ricominciare da capo con una nuova famiglia di imprenditori che forse farà colare un po' di ricchezza verso il basso.
"L’importante è che il bicchiere si riempia, e così poi cade sui poveri, sugli altri, che ricevono ricchezze. Ma c’è un fenomeno: il bicchiere comincia a riempirsi e quando è quasi pieno cresce, cresce e cresce, e mai la cascata. Attenzione!"
Papa Francesco.


