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Barberino di Mugello - Il Piano Operativo Comunale votato solo dalla maggioranza

Ora Barberino non vota il POC - Le motivazioni di questa scelta sono primariamente di metodo

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La sede ristrutturata La sede ristrutturata © Ora Barberino
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Il gruppo Ora! Barberino non ha partecipato alla votazione del Piano Operativo Comunale, approvato dal solo gruppo di maggioranza nella seduta di lunedì 15 aprile. Le motivazioni di questa scelta sono primariamente di metodo: non si può approvare in fretta e furia il più importante strumento di programmazione urbanistica di un comune, con un tempo dedicato all'esame degli atti di una settimana scarsa, un dibattito del tutto insufficiente sia in aula che in commissione e, cosa ancor più grave, dopo la convocazione dei comizi elettorali, quando l'Amministrazione dovrebbe limitarsi all'approvazione di atti urgenti e improrogabili. 

Fedeli al nostro impegno amministrativo, abbiamo però approfondito, per quanto possibile visto il tempo a disposizione, e partecipato al dibattito, esprimendo tutto il nostro sgomento per un piano profondamente impattante a livello ambientale e in gran parte incapace di dare risposta ai problemi del territorio.

Nel dettaglio sono previsti oltre 122.000 mq di nuovo edificato, di cui oltre 56.000 in territorio non urbanizzato, quantità che cozzano con l'idea di un basso consumo di suolo.

Riguardo al mega spot elettorale dell' area eventi all'Andolaccio, è stato palese in consiglio quanto il progetto sia molto nebuloso: l'amministrazione non solo non ha un progetto per l'intervento, ma non ha neppure la minima idea di come risolvere il problema della viabilità e del parcheggio per i 15000 arrivi a sera per i concerti promessi.

Di nuovo si prospetta un'espansione industriale alla Lora in area nord, vicino al fiume, progetto già presentato in passato e poi ritirato, mentre nell'area industriale all'ingresso del paese è addirittura previsto un ampliamento. Abbiamo necessità di sviluppo, ma dobbiamo insistere su aree di minor pregio e con meno impatto ambientale, privilegiando il recupero delle aree già compromesse come quella dell'outlet e del casello.

In ultimo, i progetti di recupero in area urbana dei telai a nord del paese e dell'area ex Rifle in viale Gramsci, temiamo siano senza prospettiva concreta a breve.

Nelle prossime settimane approfondiremo ulteriormente, anche presentando specifiche osservazioni, in coerenza con i contenuti del nostro programma.

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