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"Lockdown e mascherine furono un errore" alla Leopolda il dottor Bassetti riconosce un'altra verità

"Fu troppo lungo, decisione politica".Il direttore della clinica malattie infettive e tropicali del policlinico San Martino di Genova è intervenuto avFirenze.

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Matteo Bassetti Matteo Bassetti © Facebook
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Fanno discutere le affermazioni fatte ieri alla stazione Leopolda del noto virologo Matteo Bassetti che ha denunciato con forza dal palco, l’inutilità del lockdown, delle chiusure generalizzate, delle mascherine e dei provvedimenti liberticidi e insensati imposti alla popolazione durante l’operazione Covid.

Toni che alcuni anni fa sarebbero stati definiti da No Vax e che avrebbero valso anche al noto virologo l'epiteto di negazionista.
Tutto ciò alla vigilia della presentazione del nuovo Piano Pandemico Nazionale (che ricordiamo prima del covid non era stato aggiornato da molti anni!) e soprattutto di quel 18 marzo assunto a giorno del ricordo dei deceduti durante la pandemia dopo lo choc di quel 18 marzo del 2020 quando l'Italia assistettero, rinchiusi nelle loro case per il lockdown alla sfilata dei carri militari con i feretri delle vittime.

"Il lockdown fu una decisione giusta per i primi due mesi del 2020. Non c'erano alternative ed eravamo il primo paese Ue ad affrontare la pandemia covid-19, ma è stato esageratamente prolungato con una decisione politica mascherata da scelta scientifica del Cts.
Si vestiva di scienza quello che invece decideva la politica, ricordiamoci la Dad (didattica a distanza ndr.), il coprifuoco, l'obbligo della mascherina all'aperto, la chiusura dei ristoranti. Misure che oggi ho difficoltà a comprendere".

Così all'Adnkronos Salute il direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, intervenuto dal palco della Leopolda sull'anniversario del lockdown deciso dall'allora governo Conte proprio il 9 marzo 2020.
"Quando si decise per il lockdown non fui molto d'accordo - ricorda Bassetti - dopo di che a un certo punto non c'erano alternative perché si doveva ridurre la circolazione delle persone e quindi anche del Sars-CoV-2.
Quindi credo che a marzo 2020 fosse una misura che non si poteva non prendere e in Europa fu fatto in molti Paesi. Ma è servito davvero a ridurre la mortalità da covid?

Si chiede l'infettivologo "I dati sono contrastanti, c'è una metanalisi del 2022 fatta da un gruppo di economisti, che evidenzia come i suoi effetti non hanno ridotto i morti ma hanno avuto conseguenze sull'economia e sulla società. A distanza di 4 anni non abbiamo certezze dell'efficacia del lockdown".
In conclusione, "il lockdown è stato esageratamente lungo e dopo due mesi il Paese andava riaperto, comprese le scuole e le attività commerciali, come fece la Francia", conclude Bassetti.

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