Borchi replica a Mannino e Sacconi: 'Le limitazioni al Consiglio iniziano giovedì) © n.c.
Secondo quanto riferisce il sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi, anche il Prefetto avrebbe risposto alla missiva ricevuta, facendo presente (come riportato dal sindaco, leggi più avanti) che il termine per le limitazioni alle attività del Consiglio Comunale scatta domani (giovedì 11 aprile) e che quindi la seduta del Consiglio dell'altro giorno sarebbe fuori da tale termine. Ma ecco quanto scrive, anche piuttosto chiaramente, il sindaco Borchi: Filo di lana tagliato: questo pomeriggio (martedì 9 aprile, ndr) il consiglio comunale ha approvato le controdeduzioni al Piano Operativo (documento di pianificazione urbanistica). A questo scopo ho dovuto riconvocare l'assemblea dopo che venerdì 5 aprile scorso, nel bel mezzo delle valutazioni e votazioni delle osservazioni al piano, i consiglieri Baldi Gabriele (Vaglia Futura) e Giovanna Tomada (PD) avevano “sabotato” il consiglio, facendo mancare il numero legale, assentandosi. Rispondo all'onorevole Guido Sacconi ed al prof. Armando Mannino, che hanno pubblicamente, entrambi, tacciato di illegittimità l'approvazione dei piani, strutturale ed operativo, in quanto il consiglio comunale non poteva deliberarli in quanto entrati nel periodo di limitazione dei poteri dell'assemblea determinato dal periodo elettorale. Gli stessi accusano anche il sottoscritto sindaco di non aver “consegnato” o “trasmesso”, ai consiglieri, in tempi accettabili e “con congruo anticipo” il materiale copioso e complesso”, di cui si discuteva. L'onorevole Sacconi ha anche paragonato l'aula consiliare a “un saloon da Far West, a causa dei “ consiglieri di maggioranza che hanno ripetutamente, malamente e maleducatamente attaccato i loro colleghi di minoranza”. Entrambi hanno insinuato di una “forzatura” in essere per l'approvazione dei piani in funzione “non dell'interesse pubblico, ma a fini ad esso estranei (come ad esempio quelli di favorire gli “amici” o danneggiare i “nemici”) <Mannino>. Il prof. Mannino ha anche affidato le sue considerazioni ad una nota scritta rivolta al segretario comunale ed ad un'altra, inviata al prefetto, in cui sollecita un intervento di dette figure al fine di censurare l'attività dell'Amministrazione comunale. Caro Sacconi e caro Mannino, mi sarei aspettato, da un onorevole, da una parte, e da un professore universitario di diritto costituzionale, dall'altra, che, il primo, avesse uno staff preparato al suo livello europeo e che il secondo possedesse le competenze giuridiche del titolo che porta. In entrambi casi spiace evidenziare l'ignoranza della norma. Qualunque sprovveduto che avesse fatto anche solo una ricerca tematica sul Web avrebbe scoperto che non esiste solo l'art. 38 del TUEL (Testo Unico degli Enti locali) che norma il periodo di limitazione dell'attività consiliare. Ma che questi deve essere integrato con l'art.18 della legge 570 del 1960, che a sua volta rimanda ad un altro art.18 del D.P.R. n.203 del 1951. Da qui discende che il periodo di limitazione dell'attività consiliare è confinata nei 45 giorni precedenti il giorno delle elezioni, da quando il sindaco (sì il sindaco) pubblica il manifesto con cui fa conoscere ai propri concittadini il decreto del prefetto che indice i comizi elettorali. Il primo giorno del periodo di “quarantena” inizia, per specificazione della stessa circolare prefettizia, giovedì 11 aprile! Quindi ad oggi siamo fuori da tale periodo. Signori, onorevole e professore...avete fatto qualcosa di più che un buco nell'acqua. Dovete scusarvi. E dovete scusarvi anche riguardo all'affermata mancanza da parte dell'Amministrazione di non aver messo a disposizione dei consiglieri, per tempo, il materiale oggetto della discussione. Infatti, sempre la norma, questa volta il Regolamento del Consiglio, prevede il deposito, non la trasmissione o la consegna, del materiale almeno 24 ore prima della seduta. Questo, nella fattispecie, era disponibile 72 ore avanti ed era anche possibile estrarlo digitalmente come infatti hanno fatto alcuni consiglieri, compreso quelli della minoranza. Un commento sul Far West. Onorevole Sacconi, lei non era presente alla seduta, ma se ci fosse stato non avrebbe visto volare bottiglie di whisky, tintinnare speroni o sfoderare Colt. Avrebbe assistito ad un contraddittorio rispettoso degli spazi e dei tempi di ciascuno, dove a nessun consigliere della minoranza è stato conficcata la testa nel pianoforte o gli è stato fatto ballare il tip tap a suon di pallottole tra i piedi. Inoltre. “Perché questa forzatura”. Per quali interessi inconfessabili si deve approvare un Piano operativo a fine consiliatura? Perché è scritto nel nostro programma di mandato. Perché attualmente, con il precedente piano scaduto, non si può costruire nemmeno una capannina per ricovero attrezzi nel proprio campo. Perché dobbiamo far ripartire un minimo di attività economica e sbrogliare diverse situazioni in stallo (vedi cantieri sospesi per fallimento od arenati per difficoltà finanziarie). State sereni, onorevole e professore, i consiglieri, gli assessori ed il sindaco di questa maggioranza, quando scelgono e deliberano non hanno né “ amici”, né “nemici”. Scelgono in maniera trasparente, in funzione del bene della comunità. Magari sbagliando, ma sempre prendendosi la responsabilità delle loro decisioni. Non come il sindaco e la giunta passata, che con una cordellina tutta PD, volevano realizzare una discarica a Paterno di rifiuti speciali pericolosi, all'insaputa del loro stesso consiglio comunale e dei cittadini. Un po' di moderazione ed un tantino di cautela in più sarebbero graditi. Augh. (Io sono dalla parte degli Indiani) Il Sindaco Leonardo Borchi



nonnoBeppe
Non conosco il signor Sacconi. Voglio solo fargli notare che fra i suoi seguaci ha sicuramente degli "impreparati". Scrivere, postare immagini e frasi offensive (subito tolte) avvalora il giudizio. Per quanto riguarda il Mannino: goditi la pensione!