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Borgo. I ragazzi del Chini al Viaggio della Memoria. Racconto e foto...

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Reportage dai campi di concentramento e sterminio. Il Viaggio della Memoria è stato  patrocinato e finanziato dalla Provincia e organizzato dall’Associazione nazionale ex deportati Aned, sezione di Firenze, con la collaborazione dell’Istituto storico per la Resistenza in Toscana.

Vi ha partecipato una delegazione di oltre duecento persone, tra le quali  ricordiamo gli Assessori  Di Fede e Gamannossi. In rappresentanza del Chino Chini e  accompagnati dalla prof.ssa Maria Pia Suma, hanno preso parte 6 studenti estratti a sorte fra coloro che avevano dichiarato la propria disponibilità: Giulia Crescioli (3BC, Eduard Marini (4BR), Amedeo  Vannini (4AE), Lorenzo Rosselli (4AM), Chiara Rocchini (4AA), Andrea  Stefan (4BT).

Nel Programma di viaggio comparivano nomi tristemente noti come quelli di Dachau, Ebensee, Mauthausen, luoghi da sempre capaci di rievocare una storia di orrori e atrocità , riproponendola al visitatore sotto forma di emozioni intense.

Anche questa volta gli studenti sono stati letteralmente travolti dall’incontro con una realtà che appare impossibile da metabolizzare e ancor più difficile da comunicare. Nonostante ciò sono riusciti a mettere nero su bianco almeno parte delle loro sensazioni, dando voce al dolore e alla rabbia per una storia che è avvenuta sotto gli occhi di tanta gente, occhi che restavano chiusi, sguardi che venivano distolti. L’indifferenza che ferisce, se possibile, ancor più della violenza.

La professoressa Suma sottolinea non solo l’importanza della memoria “che va conservata, come un testimone da passare di mano in mano”, ma anche la capacità dei ragazzi di comprendere e conclude “non è vero che i ragazzi non capiscono, sensibili interpreti di ciò che hanno visto, hanno pianto con me”.

Il professor Alfredo Somigli è coordinatore della Commissione viaggi d’istruzione dell’Istituto Chino Chini e, da anni ormai, svolge il ruolo di referente per il progetto Memoria, con la passione che deriva anche dal ricordo dell’esperienza paterna nel campo di lavoro e internamento di Graz. Probabilmente la persona più adatta per portare avanti un lavoro lungo e complesso, che certamente non inizia e non finisce con un viaggio, ma che trova modi e momenti per  svilupparsi e crescere durante tutto l’anno scolastico.

Proponiamo qui sotto alcuni degli scatti realizzati nel corso del Viaggio della Memoria degli stuenti mugellani. Un monito a non dimenticare mai:

 

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