IL cantiere in oggetto © Carabinieri Forestali
I militari della Stazione CC Forestale di Borgo San Lorenzo (FI), in un normale servizio sul territorio, hanno notato una colonna di fumo provenire dall’area adibita a magazzino di un’impresa edile sita nel Comune di Borgo San Lorenzo. Giunti sul posto hanno constatato che all’interno del cantiere vi erano due cumuli di rifiuti speciali derivanti da lavori edili che stavano bruciando e sprigionavano fumi di odore acre, tipico della combustione di plastiche.
In particolare i Forestali hanno notato che tra i rifiuti che stavano bruciando infissi verniciati, imballaggi in cartone e carta, materiale plastico e polistirolo. E che invece al di sopra dei cumuli erano stati posizionati residui vegetali. Sul posto era presente un soggetto che stava smontando degli infissi della stessa tipologia di quelli che stavano bruciando, e di quelli presenti in un altro cumulo di rifiuti posto in prossimità dei focolai.
Sempre in prossimità dei focolai c'era una grossa quantità di rifiuti misti derivanti dall’attività di demolizione edile per una quantità di circa 20 quintali. Nell’area di magazzino della ditta è stato inoltre riscontrato lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi derivanti da lavori edili. I rifiuti erano stoccati in parte al suolo, in parte all’interno di imballaggi e in parte all’interno di big bags; non erano etichettati e non erano stoccati secondo i principi normativi (rifiuti pericolosi esposti agli agenti atmosferici e non contenuti negli appositi contenitori). Contattato il titolare della ditta, giunto sul posto dopo pochi minuti, non ha però fornito la documentazione relativa alla tracciabilità degli stessi, perché sprovvisto, e ha riferito di non essere in possesso di autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti. I militari hanno riscontrato che parte dei rifiuti non erano protetti dagli agenti atmosferici e lo stoccaggio avveniva su un piazzale non impermeabilizzato privo di un sistema di raccolta delle acque.
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Per i fatti accertati, il titolare della ditta edile ed un altro soggetto, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria in violazione del Testo Unico Ambientale, per Gestione illecita di Rifiuti Speciali Pericolosi e non pericolosi e Smaltimento Illecito di rifiuti mediante combustione. Il cantiere ed i rifiuti sono stati sottoposti a sequestro penale dei corpi di reato e/o cose pertinenti il reato stesso, ritenuti necessari per l’accertamento dei fatti.
I Carabinieri Forestali ricordano che l’introduzione nel 2014 del reato di “combustione illecita di rifiuti”, inserito come art. 256 bis nel Codice dell’Ambiente (D.lgs 152 del 2006), ha lo scopo di porre un argine al drammatico fenomeno dei roghi di rifiuti, e affrontare l’incresciosa situazione di degrado ambientale e sanitario che affligge quella porzione di territorio nazionale ormai tristemente nota con l’appellativo di ‘Terra dei fuochi’. Dare fuoco ai rifiuti abbandonati è una condotta criminosa che, se pur non ancora a livelli di emergenza sociale, è aumentata negli ultimi anni anche in Toscana. Tale prassi desta preoccupazione nella misura in cui diventa una modalità di smaltimento di rifiuti non solo da parte di privati incauti o sprovveduti, ma anche di ditte che trattano ingenti quantitativi di materiali, pericolosi e non, considerati gli effetti nocivi a breve e lungo termine sull’ambiente.



Alessandro
Un plauso ai Carabinieri Forestali per l'attività che quotidianamente svolgono con solerzia e professionalità. Avanti così.