Due serate per festeggiare i 50 anni di Teatro Idea andate esaurite giorni prima dell’evento, un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro, quello vero, realizzato con fondi scarsi ma tanta anzi tantissima inventiva e talento. Nata dall’dea di Vieri Chini, Patrizia Manfriani e Daniela Pini la compagnia ha come sempre trovato un modo speciale per festeggiare mezzo secolo di straordinaria attività durante i quali hanno saputo essere grandi sia nel teatro leggero che in pieèce di grande impatto emotivo, come il pluripremiato “L’istruttoria
50 anni di costumi, di luci, di scenografie, di scrittura e di regia per la prima compagnia mugellana ad essersi esibita anche oltre i confini nazionali. Teatro idea è molto di più di una “Compagnia teatrale” è intrattenimento, accoglienza, ineccepibile nella gestione delle serate teatrali del Giotto durante le quali oltre a curare tutti i servizi classici di un teatro , da anni offre anche un servizio di ristoro post-spettacolo per le compagnie ospiti. (la cortesia del Giotto di Borgo è ormai conosciuta e pubblicizzata da tutti gli attori che si sono esibiti) ed è forse l’unica situazione del genere in Italia.
Il tutto naturalmente, senza alcun interesse finanziario, ma per il semplice piacere di prolungare un momento che poi si trasforma in una specie di festa privata, un momento conviviale veramente bellissimo. Con l’amore per il teatro che li anima da sempre, nelle due serate di festeggiamenti hanno voluto regalare al pubblico due eventi diversi ed agli antipodi tra loro.
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Ad accogliere il pubblico nel giardino della villa le maschere veneziane che fino a qualche anno fa animavano la notte di un “Berlingaccio” che richiamava gente da tutta la toscana, 4 installazioni bellissime che hanno ricreato quel clima di mistero che tanto ci emozionava.
L’appuntamento di Sabato era con "Masters incontra De Andrè", una miscellanea fra i testi dell’ Antologia di Spoon river e le canzoni del cantautore genovese. Lo spettacolo ha visto esibirsi nel cortile di Villa pecori la Compagnia del Teatro Idea, per l'occasione formata dal suo regista Vieri Chini con Patrizia Manfriani, Daniela Bani, Francesca Baldi, Gloria Barbati, Marilisa Cantini, MariaLaura Deponte, Giuseppe Bacci, Paolo Braschi, Dante Frilli, Alberto e Daniele Demetri affiancata dal “Semplicemente Coro” diretto da Marilisa Cantini, con alla chitarra Sauro Pasi e al flauto Maria Lorini. Ed i Solisti: MariaRosaria Minnelli, Andrea Baluganti, Andrea Casali, Paolo Frizzi, Marco Romano e Francesco Tarchi.
Tra gli applausi del pubblico entusiasta si è conclusa la prima serata, quella dedicata al teatro più impegnato con una pièce tra le lapidi che già anni fa nel parco della villa aveva emozionato tutti i partecipanti.
Tutt’altra storia per la seconda serata inversa rispetto alla prima anche negli spazi, il pubblico che aveva stipato il loggiato ha riso tutta la sera. I numeri di Varietà proposti sono divertenti, giocati sul doppiosenso senza però scendere mai nel volgare, arricchiti da una sfilata di costumi da operetta di livello, praticamente un trionfo di piume e paillettes.
Monologhi, canzoncine, addirittura la passerella finale per uno spettacolo coloratissimo che ha divertito e riportato ai tempi dell’avanspettacolo gli spettatori che avevano esaurito ogni posto disponibile e che prima di andarsene hanno ricevuto in dono una piastrella celebrativa realizzata da Vieri Chini, che resterà la testimonianza di aver avuto la fortuna di assistere a due serate veramente speciali.