Dopo aver pubblicato il punto di vista e l'analisi di Romagnoli (Borgo in Comune, clicca qui) pubblichiamo ora quello di Atria e Ticci, consiglieri Lega:
IL PUT DI BORGO SAN LORENZO
Capitolo 1- “Parcheggi e Interviste”
Il PUT è uno strumento che dovrebbe coordinare gli interventi per migliorare la circolazione dell’area urbana del comune considerando tutti gli attori come pedoni, ciclisti, mezzi pubblici e privati. Inoltre questo strumento dovrebbe essere finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni della circolazioni di Borgo San Lorenzo, della sua sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico oltre che il risparmio energetico, in accordo con tutti gli altri strumenti urbanistici vigenti. E’ uno strumento che dovrebbe essere aggiornato poi ogni 2 anni.
Quello che è stato presentato in Commissione è un PUT che a nostro avviso manca di elementi e dati essenziali. Innanzitutto dovrebbe essere un qualcosa che parla e persegue “immediata realizzabilità” e non un libro dei sogni di opere. Le proposte non sono valutate mediante la definizione e analisi di opportuni indicatori di funzionalità e di sicurezza. Pertanto non vi è riscontro dell’effettiva efficacia degli interventi proposti, in contraddizione con il punto 2.1 delle Linee guida di redazione dei PUT pubblicate sul Supplemento alla GU 77/95.
Al momento opportuno presenteremo le nostre osservazioni (ben 48 ad oggi) ma vorremmo anche già proporre qualcosa almeno sulla storia parcheggi e sulle interviste in allegato al PUT.
PARCHEGGI
A nostro avviso andare verso un incremento delle soste a pagamento in generale è un DISINCENTIVO attrattivo. Per quanto l’offerta di parcheggi venga aumentata non è chiaro se le esigenze dei cittadini volte alla necessità di trovare parcheggio è affermata dai Residenti o invece dagli Avventori che frequentano il centro di Borgo San Lorenzo.
Verrebbe privilegiata la soluzione di parcheggi a pagamento non tenendo conto che all’Outlet, centri commerciali e negli altri centri urbani del Mugello non vi è un utilizzo così diffuso della sosta a pagamento (e relative potenziali sanzioni amministrative) che costituiscono un disincentivo alla frequentazione del centro storico di Borgo San Lorenzo e delle sue attività economiche.
Inoltre la collocazione dei parcheggi sui viali dovrebbe esser considerata “decentrata” invece viene tariffata come “centrale”.
L’impiego di parcheggi a pagamento è sì in atto già da diversi anni ma non si evidenziano statistiche di utilizzo, di guadagno e di efficacia di questo strumento a supporto di un aumento dell’estensione di questa tipologia di sosta.
INTERVISTE E QUESTIONARI
I problemi più sentiti sono relativi ai parcheggi e alla viabilità (60% in totale) con un 60% di utilizzo dell’auto e la maggior parte degli interventi riguardano le piste ciclabili (16% e 3.8% di percezione di utilizzo bici).
Il livello di soddisfazione della mobilità dolce è percepito per la maggior parte come sufficiente buono, sufficiente e ottimo (> 60%) tuttavia si prevedono molti interventi di aumento delle infrastrutture per questa mobilità a scapito di problematiche più sentite come i parcheggi e le condizioni di viabilità generali.
Il numero di sondaggi ricevuto è pari ad un campione di 568 utenti a fronte di una popolazione complessiva del comune di circa 18.000 persone. Quindi riguarda approssimativamente il 3% degli utenti e cittadini. Dato statisticamente irrilevante.
SOLUZIONE:
1- Mantenimento soste a pagamento (magari i primi 10-20 min nelle zone chiave gratuiti) limitatamente alle zone a ridosso del centro con particolare attenzione a residenti, disabili, genitori con figli piccoli
2- Graduale ritorno alla sosta a tempo, eventualmente 30 min o magari 1h nella zona limitrofa al centro e 2h in quelli leggermente più lontani. Il resto parcheggio libero.
3- Vigilanza continua per rispetto soste ecc.. che in tale occasione svolgerebbe il controllo di vicinato e di sicurezza. Si avrebbe maggiore percezione di sicurezza da parte del cittadino e la figura dell’agente municipale ne trarrebbe vantaggio perché verrebbe percepita come amica del cittadino e delle attività e non come quella di punitore o esattore come spesso avviene purtoppo.
Claudio Ticci
Francescoatria_lega
gianfranco
Giuste osservazioni. Tuttavia sperare che i vigili o peggio le vigilesse siano "amici/che " dei cittadini è un'utopia!