Area giochi. Foto di repertorio © i.i.
I Consiglieri Atria e Ticci: ”Siamo contenti, soddisfatti, felici e sorridenti…proprio come i bambini”. E spiegano in una nota: Magari come ci aveva definito il Sindaco Paolo Omoboni siamo “Inesperti”, “con poca attinenza con la realtà” o forse contenitori dai contenuti “inattuabili" … ma quello che non manca (e non mancherà mai,) come nei bimbi, è la caparbietà e la determinazione per perseguire un unico obiettivo: il buonsenso. Ci siamo riusciti perché qualcuno, forse, ci ha ascoltato. Andiamo orgogliosi di aver dato voce alle famiglie, ai bambini, ai disabili; voci rimaste inascoltate in questi mesi di chiusura.
A fine Maggio vennero presentate delle Proposte sperimentali (da estendere poi a tutte le aree):
1. Individuare, inizialmente, solo 2 Aree giochi per il paese (Esempio..Parco Pertini e Via A. De Gasperi) già delimitate da fettuccia;
2. Individuare all’interno alcuni giochi da riaprire e procedere con raziocinio e buonsenso alla pulizia giornaliera con sapone neutro (il cui costo è sostenibile), chiedendo disponibilità sia agli operatori comunali che agli addetti alla pulizia e/o svuotamento cestini anche nel week-end;
3. Mettere a disposizione all’ingresso dei giochi delimitati un dispenser con il gel igienizzante e un normale “spruzzino” con sapone neutro, appellarsi al buonsenso, avere fiducia nelle persone, nei cittadini, oltre che prevedere un controllo saltuario degli spazi da parte della Municipale o altro personale volontario di associazioni sul territorio, sentendo anche le consulte dei genitori, gli insegnanti, gli educatori;
4. Possibilità di aprire suddetti giochi solo determinate fasce orarie, in alcuni giorni o nel week-end
Questa invece la pronta risposta di allora del Sindaco Paolo Omoboni : “Io penso che siano proposte che non hanno attinenza con la realtà” definendo tali proposte “inattuabili”.
Oggi constatiamo la riapertura delle Aree giochi con le modalità già descritte.
Del resto come diceva Albert Eistein “La misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”.
Felici quindi, insieme ai bambini, di essere stati ascoltati dall’amministrazione borghigiana e di essere riusciti a far cambiare idea.
Anche i “bambini grandi” a volte hanno ragione. Basta ascoltarli e considerarli per ciò che sono e per quello che propongono, non in maniera pregiudizievole.
Impariamo ad ascoltare con attenzione tutto ciò che i bambini vogliono dirci. Non importa cosa sia. Se non ascoltiamo con entusiasmo le “piccole cose” quando, oggi, loro sono piccoli non vorranno dirci le “grandi cose” quando saranno grandi. Perché per loro, quelle sono sempre state grandi cose.


