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Borgo San Lorenzo, stop alla speculazione: la transizione energetica parte dal territorio. La dichiarazione del Sindaco Romagnoli e di Fabrizia Laroma Jezzi di Tess - VIDEO

Comitati, esperti e istituzioni a confronto per un futuro sostenibile: al centro del dibattito alternative concrete e la tutela dell'Appennino.

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Romagnoli - Jemi Romagnoli - Jemi © OKM
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Si è svolta questa mattina, presso la Sala Pio La Torre di Borgo San Lorenzo, la prima sessione del convegno organizzato dalla Coalizione TESS, dedicato alla transizione energetica senza speculazione. L’incontro ha visto la partecipazione di relatori, comitati e amministratori locali, che hanno offerto riflessioni e proposte per un futuro sostenibile.

L’apertura del Sindaco Leonardo Romagnoli
Il sindaco di Borgo San Lorenzo, Leonardo Romagnoli, ha aperto i lavori con un intervento che ha sottolineato l'importanza di una transizione energetica che non vada a discapito del territorio, del paesaggio e dei beni culturali. “Tutti siamo d'accordo sulla necessità di una transizione energetica, ma questa deve essere realizzata nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Soluzioni come le comunità energetiche, il fotovoltaico e altre forme di energia sostenibile possono rappresentare alternative concrete agli impianti di grandi dimensioni, che spesso comportano impatti ambientali insostenibili”, ha dichiarato Romagnoli.

Il sindaco ha inoltre evidenziato l’impegno del comune nel promuovere il risparmio energetico attraverso interventi sugli immobili pubblici e la creazione di comunità energetiche, auspicando una maggiore condivisione delle scelte con la popolazione locale. Ha espresso dubbi anche sulle previsioni della nuova legge regionale, in particolare sulla destinazione di terreni agricoli al fotovoltaico: “Il terreno agricolo deve servire alla produzione di alimenti di qualità, non a ospitare impianti fotovoltaici. Esistono molte aree non utilizzate che potrebbero essere destinate a questi scopi”.

L’intervento di Fabrizia Laroma Jezzi: No all’Eolico Industriale sul Crinale Appenninico

Tra i relatori della mattinata, Fabrizia Laroma Jezzi, rappresentante di Crinali Liberi e Coalizione TESS, ha ribadito con fermezza la posizione contraria all’eolico industriale sul crinale appenninico. “Non diciamo no all’eolico in generale, ma diciamo no all’eolico nel Mugello e sull’Appennino. Questo sistema montuoso è fragile, soggetto a dissesti idrogeologici, e la sua cementificazione crea rischi gravissimi, come abbiamo visto con le frane in Emilia-Romagna nel maggio 2022”, ha affermato.

Laroma Jezzi ha proposto soluzioni alternative, come l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici, tetti, parcheggi, aree industriali dismesse e infrastrutture esistenti. Ha sottolineato che, nonostante la disponibilità di superfici già urbanizzate, queste non vengono utilizzate per il fotovoltaico, senza una motivazione valida. “Non è accettabile che si sacrifichino i crinali appenninici per progetti che portano cementificazione e devastazione di habitat naturali, sentieri di rilevanza europea e specie protette”, ha aggiunto.

La partecipazione dei comitati e il proseguimento pomeridiano

Durante la mattinata hanno preso la parola anche rappresentanti di vari comitati e realtà associative provenienti da diverse aree dell’Appennino e del territorio nazionale. Tra questi, esponenti del Comitato No Eolico Industriale Firenzuola, del Comitato I nostri crinali, di associazioni attive nel Mugello, nell’Appennino Umbro Marchigiano, in Valtiberina, Valmarecchia e nelle Quattro Province. Anche imprenditori agricoli e membri di cooperative energetiche locali hanno portato il loro contributo, condividendo esperienze e prospettive legate a un modello di transizione energetica basato su comunità energetiche, risparmio energetico e rispetto del territorio.
Il convegno proseguirà nel pomeriggio con una sessione scientifica che vedrà interventi di esperti e accademici di livello nazionale, chiamati a discutere soluzioni sostenibili e alternative concrete per un futuro energetico senza speculazione.

 

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