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La proposta busvia a Campo Marte sancisce la spaccatura all'interno del M5S fiorentino?

Masi si schiera apertamente col comitato Vitabilità mentre De Blasi ribadisce il programma di mandato che diceva no alla busvia.

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La busvia di Bari La busvia di Bari © Bari Viva
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Il consigliere Lorenzo Masi (M5S) sbotta davanti  a quello che a suo avviso è il secondo episodio di silenzio da parte del Sindaco Nardella alla richiesta dei residenti di Campo di Marte e convocando una riunione in Palazzo Vecchio dichiara: “Abbiamo all’interno del Comune di Firenze un regolamento e uno statuto, tra l’altro di recente approvazioni, che sanciscono regole chiare e precise. È già la seconda volta in pochi mesi in cui il Comune contravviene alle regole non rispondendo ad una petizione: reputo questo atteggiamento uno grave sgarbo alla democrazia ma soprattutto una mancanza di rispetto nei confronti di quei cittadini firmatari della stessa che credono ancora nelle Istituzioni”.

“Se vogliamo davvero cambiare qualcosa proviamo innanzitutto ad ascoltare la cittadinanza” tuona il consigliere. Dello stesso avviso la Presidente del Comitato Vitabilità di Campo di Marte Francesca Marrazza: “Siamo delusi: l’impegno civico, il seguire le regole del regolamento comunale non servono, per la seconda volta nessuna risposta dall'Amministrazione che dice di voler dialogare con i cittadini ma poi non risponde o non lo fa nei tempi e nei modi corretti. Basta però la richiesta di una sala per una conferenza stampa che si risvegliano dal torpore. Ci sentiamo presi in giro”.

Il Comitato Vitabilità chiede, in particolare, di realizzare una busvia elettrica, al posto della tramvia, nella tratta prevista da piazza della Libertà a Rovezzano.
La busvia sarebbe meno impattante, verrebbe realizzata in un quarto del tempo necessario per fare una tramvia, non darebbe fastidio alle attività commerciali e costerebbe molto meno.
Molte città italiane hanno scelto la busvia: Torino, Genova, Bergamo, Perugia, Bari, Taranto e Frosinone. I primi progetti della tramvia sono del 1989. Dopo 35 anni ci sono dei sistemi di mobilità migliori. In più questa tramvia nascerebbe parallela alla rete ferroviaria già esistente. Forse si poteva implementare la mobilità tramite ferrovia. Nel progetto attuale della tramvia è, infine, previsto, l’abbattimento di 430 alberi.

All’incontro hanno partecipato anche il capogruppo in Palazzo Vecchio de M5S Roberto De Blasi,  Federico Bussolin (Lega) e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune).

La sorpresa è stata che dopo la conferenza il capogruppo Roberto De Blasi ha smentito nella sostanza e non nella forma il suo consigliere sancendo di fatto una spaccatura nel M5S fiorentino che, come da programma di mandato del 2019 che ha eletto De Blasi e Masi era palesemente contrario all'ipotesi busvia.

Lo ha sottolineato aprendo un dibattito sulla proposta avanzata dal Comitato in funzionale al miglioramento del Trasporto Pubblico locale, secondo l’ex candidato Sindaco. 
“Premetto di non essere contrario al sistema tranviario o busviario, semplicemente mi faccio portavoce di quella che è da sempre, secondo il programma di mandato, la posizione del M5S di Firenze in termini di Trasporto Pubblico Locale
A differenza di tutte le altre città citate nel comunicato, Il modello Bari - l’unico formalmente riportato nella petizione presentata dal Comitato - ha delle linee troppo distanti dal nostro concetto di fattibilità e sarebbe un bagno di sangue in termini economici e d’impatto ambientale per tutta una serie di motivi tecnici e logistici” sostiene De Blasi-.

“In primis, una busvia “in sede propria” essendo alimentata a batterie, quindi per caratteristica molto pesante, necessita di platee in cemento armato che di fatto oltre a incrementare costi e consumi in termini ambientali ed economici aumenterebbe i sottoservizi e i conseguenti disagi con la nascita di nuove fermate, terze corsie, parcheggi, stazioni di rifornimento e nuovi sistemi semaforici.
Secondo, il nodo del transito dei convogli che da viale Don Minzoni dovranno raggiungere viale dei Mille con il superamento del braccio ferroviario delle Cure, come è stato inteso? Sarà comunque previsto un tunnel sotterraneo (tra l’altro previsto per la tranvia) oppure l’attuale cavalcavia può essere idoneo al transito della busvia? 

Terzo, ma non per ultimo ci sarebbe l’aspetto dell’occupazione delle sedi stradali.
Mi spiego, il progetto della busvia per la città di Bari prevede l’impiego di moduli larghi 3,5mt per ciascuna delle due direzioni. Ciò significherebbe che nel caso di viale dei Mille verrebbero occupati più di 7,5mt, con il sacrificio di un intero filare di alberi e la compromissione del transito delle auto che inevitabilmente verrebbero dirottate sulle strade limitrofe attualmente non interessate dal traffico veicolare. Per la realizzazione della busvia la città di Bari, in un contesto del tutto diverso per caratteristiche morfologiche, impegnerà 160mln del PNRR, a Firenze si intende ancora ragionare su tranvie o possibili busvie perdendo la grande occasione di sfruttare l’utilizzo di infrastrutture che già esistono”. 

“Il M5S - conclude De Blasi - già nel programma del 2019 aveva previsto di realizzare un sistema trasportistico locale integrato con la rete ferroviaria esistente, in cui gli autobus fossero integrati e gradualmente sostituiti con motrici alimentate ad idrogeno, così da efficientare il collegamento con il quartiere attraverso i quattro varchi di comunicazione: cavalcavia delle Cure, ponte del Pino, il cavalcavia dell’Affrico e il sottopassaggio del Gignoro con i viali circonvallazione. 
Qualora il comitato Vitabilità di Campo di Marte vorrà un confronto su questi aspetti, manifesto fin da subito la mia disponibilità”.

 

 

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