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Caccia, Susanna Ceccardi (Lega): "Regolamento europeo non chiaro e app obbligata, cacciatori toscani discriminati e a rischio multe"

Ceccardi molto critica sul regolamento europeo

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Susanna Ceccardi Susanna Ceccardi © NN
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"L'apertura della stagione venatoria in Toscana si presenta con nuove sfide e complessità per i cacciatori della regione, e le preoccupazioni al riguardo non mancano. A sollevare questioni importanti in merito al regolamento europeo e alle nuove disposizioni regionali è Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, che mette in evidenza le potenziali implicazioni e i problemi che potrebbero sorgere. A seguire le dichiarazioni diffuse:
 

"Un regolamento europeo poco chiaro e una palese discriminazione regionale rischiano di provocare una raffica di multe e sanzioni penali nei confronti dei cacciatori toscani. La stagione venatoria si aprirà con due pessime novità per i cacciatori toscani - spiega Ceccardi -. La prima è un regolamento della Commissione europea che ha disposto il divieto di utilizzare munizioni di piombo in tutte le zone umide dell'Ue. Il regolamento, sostenuto da PD, M5S e dalla ex coppia Renzi-Calenda, proibisce anche lo scarico e il trasporto di pallini di piombo all'interno o entro 100 metri da queste zone umide. Il problema è che la comprensione e l'individuazione di tali aree, tra le numerose tipologie di zone acquatiche, non è affatto semplice. E anche sulla detenzione e l'uso delle cartucce tradizionali c'è il rischio di fare molta confusione”. 

“Ci troviamo quindi di fronte a una norma che tende a criminalizzare comportamenti in larga parte inconsapevoli e involontari dei cacciatori, sulla quale il Governo interverrà nei prossimi giorni per fare chiarezza, con un apposito decreto legge"

"Come se non bastasse - afferma poi l’europarlamentare leghista - ora in Toscana c’è pure la App "TosCaccia" che, di fatto, sostituisce il tesserino cartaceo. La App, magnificata da Giani, non è obbligatoria ma praticamente è obbligata, perché se il cacciatore non ce l'ha, pur avendo il tesserino cartaceo, non potrà cacciare molte specie".

"Una vera e propria discriminazione soprattutto per quei cacciatori che magari a causa dell’età non hanno dimestichezza con smartphone, applicazioni e geolocalizzazioni, posto che il segnale prenda in mezzo ai boschi". 

“La Lega è assolutamente contraria a questa iniziativa che assomiglia tanto a un abuso, per cui chi non ha la app dovrà rinunciare al prelievo in deroga, pur avendo il tesserino per il quale ha regolarmente pagato le concessioni governative e regionali'.

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