L'atteggiamento risentito e indignato del consigliere comunale di Campi Bisenzio, Paolo Gandola, è emerso chiaramente in una serie di dichiarazioni recenti. Gandola, che guida il gruppo di centrodestra nel comune, ha espresso la sua frustrazione riguardo a un progetto datato e costoso che sembra destinato a rimanere incompiuto. L'annuncio dell'ex sindaco Fossi sull'avvio dei lavori entro il 2022 è stato definito "inaccettabile" considerando la situazione attuale. A seguire le dichiarazioni rilasciate dal consigliere:
“Un progetto vecchio, costosissimo ed inadeguato e che, probabilmente, non sarà mai realizzato. E pensare che l’ex sindaco Fossi ne assicurava l’avvio dei lavori entro il 2022. Un fatto inaccettabile”.
Si esprime così Paolo Gandola, capogruppo di centrodestra a Campi Bisenzio che nel corso dell’ultimo Consiglio comunale ha presentato un’interrogazione per conoscere i motivi del mancato avvio del cantiere che avrebbe dovuto veder nascere la nuova ed attesa casa della salute in via Prunaia a Campi.“Siamo davanti all’ennesima novella dello stento, attacca Gandola, l’accordo di programma firmato dall’ex sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, dal Presidente della Società della Salute fiorentina nord ovest, Enrico Panzi, dall’ex presidente di Farmapiana Andrea Filippini e dal direttore generale della Ausl Toscana Paolo Morello Marchese, prevedeva la realizzazione della nuova Casa della Salute dell'area fiorentina Nord Ovest in via Prunaia, l’atto integrativo è stato firmato nel novembre 2021 andando ad integrare gli accordi originari del 2016 e del 2018 estendendo la durata per consentire la prosecuzione del progetto. Come noto, lo ricordiamo, la nuova Casa della Salute doveva essere realizzata da Farmapiana con lo sviluppo di un edificio polifunzionale al fine di fornire alla cittadinanza un "maggiore e più integrato sistema di salute" e addirittura nel 2021 si affermava ne erano in corso le fasi propedeutiche all’appalto dei lavori. Ma quel cantiere, come era ovvio, non è mai partito. Come mai?
A risponderci in Consiglio, spiega il capogruppo, è stato il sindaco Tagliaferri che ha reso noto come del progetto se ne parli oramai da 11 anni e ad oggi siano, depositati in Comune, due richieste di permesso a costruire per il fabbricato della nuova casa della salute e per l’area parcheggio. Le due richieste si trovano ferme, in fase di integrazione da parte del proponente per questioni attinenti alle alberature ma il punto è che oramai l’opera non risulta più finanziabile. Dai 3 milioni previsti, infatti, con l’aumento dei materiali l’investimento è aumentato fino a circa 5 milioni di euro. Per questo, continua Gandola, abbiamo appreso che il Comune ha richiesto a Farmapiana l’aggiornamento del quadro economico e se il nuovo investimento sarà o meno sostenibile dalla società che gestisce le farmacie comunali, tenuto anche conto che Campi detiene il 73% della società pubblica ma dovrà essere ottenuto il via libera anche dagli altri Comuni soci.
Non solo: la società della salute ha già fatto sapere all’amministrazione comunale che gli spazi previsti dal progetto per spostare tutti gli uffici e gli ambulatori dell’Asl risultano insufficienti ed inadeguati tanto che andrebbe rivisto tutto il piano terra dove era stato ideato di spostare la farmacia comunale oggi in affitto nei locali di via Botticelli.
Insomma, un progetto vecchio, inadeguato e costoso probabilmente oramai sul punto di saltare per sempre. Tutto ciò è inaccettabile, commenta ancora il capogruppo di opposizione, si tratta di un’opera attesa da decenni che le passate amministrazioni hanno sempre assicurato e che, invece, presenta innumerevoli magagne. Con la risposta all’interrogazione, conclude, abbiamo anche appreso che il Comune, qualora sfumasse il progetto, starebbe studiando di trasferire l’asl nella sede della Pubblica Assistenza dove sono pronti ad essere inaugurati i nuovi ambulatori che lì, però, dovevano rimanere per un tempo provvisorio. Pare, invece, pronto ad essere aperto il centro gestanti presso i locali dell’Hidron, anche quello atteso da tempo immemore”.