Sarà una giornata storica quella di domenica prossima 27 agosto alle ore 10,30, dopo decenni, verrà ripristinata l'antica tradizione della Santa Messa di fine agosto ai piedi della Santa Croce sul Monte Gazzaro (1.125. Mt slm) eretta nel secolo dopoguerra. Renderà ancora più solenne la giornata la presenza del Cardinale Ernest Simoni, presule di 95 anni originario dell'Albania, rivestito della Porpora cardinalizia da parte di Papa Francesco, nel novembre del 2016, e ormai fiorentino di adozione, a cui proprio il sindaco Nardella, nel novantesimo anno di compleanno (2018), ha consegnato in "Sigillo della Pace", onorificenza della Città di Firenze. Il Porporato presiederà la celebrazione eucaristica animata dal coro Alpino del Mugello, che sarà concelebrata dal Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Firenze, Mons. Giancarlo Corti, e il Parroco, Can. Stefano Ulivi.
Il Santo Padre Francesco, ha definito il Cardinale Simoni 'martire vivente' per i quasi trent'anni tra prigionia e lavori forzati nei campi di lavoro subiti nell'Albania del regime del dittatore Enver Hoxha nello scorso secolo. Ad oggi, padre Ernest è l'unico sacerdote sopravvissuto alle persecuzioni in odio alla Fede delle religioni nel "Paese delle Aquile". Per l'occasione saranno presenti le massime autorità civili, militari e gli Alpini del gruppo di Barberino di Mugello e del gruppo di Firenzuola.
La vetta del Monte Gazzarro è posta non lontano dal Passo della Futa.
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La partenza è fissata dalla località Monte di Fo' alle ore 8.30, si potrà raggiungere il crinale a piedi o tramite navette con i volontari della Protezione Civile e delle associazioni di volontariato del territorio che accompagneranno le persone impossibilitate a raggiungere la vetta a piedi.
Durante la celebrazione vi sarà un momento particolare di preghiera per la pace nel mondo, sarà certamente commovente pregare sul crinale del Monte Gazzaro, teatro di duri combattimenti e barbarie perpetrate dell'Esercito Germanico, proprio in questo tratto degli Appennini ai piedi del monte dove nella Seconda Guerra Mondiale passava la Linea Gotica i cui resti sono ancora visibili.
Terra bagnata da tanto sangue e violenza ora solcata da un servitore fedele della Santa Chiesa - appunto il Card. Simoni - ora rivestito della Dignità Cardinalizia, testimone di pace e perdono sempre donato ai suoi aguzzini.
Padre Ernest tanto ha sofferto per causa dell'odio nello scorso secolo e che ora prega ai piedi della grande Croce di ferro a cui tutta la comunità è fortemente legata, ricollocata un anno fa visto che la precedente Croce era caduta causa la corrosione del tempo.
Il Porporato presiederà i divini misteri all'ombra di quella Croce portata silenziosamente insieme ai confratelli nel calvario della persecuzione nella "Chiesa del Silenzio Schipetara", celebrerà sulla montagna come alla fine degli anni 90 faceva clandestinamente lontano dalle microspie che registravano ovunque il suo apostolato e le sue omelie, amministrando i sacramenti e rischiando la vita, radunava i fedeli tra le montagne di Scutari per pregare e poter comunicare il popolo con quelle briciole di pane di fortuna che nelle sue mani una volta consacrate diventavano il Corpo di Cristo.