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Careggi, inaugurate tre nuove sale angiografiche. Tecnologia all’avanguardia per ictus e infarti

«Con queste nuove sale – ha sottolineato Giani – i nostri professionisti potranno operare con tecnologie che rappresentano un...

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Ospedale di Careggi Ospedale di Careggi © OkNews24
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Tre nuove sale angiografiche di ultima generazione sono state inaugurate al blocco operatorio del Padiglione Deas di Careggi, sopra al Pronto Soccorso. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore alla salute Simone Bezzini, la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e la direttrice generale dell’ospedale Daniela Matarrese.

L’investimento complessivo è stato di oltre 3,2 milioni di euro: 2,2 milioni provenienti dal Pnrr per l’acquisto e l’aggiornamento delle apparecchiature e circa 1 milione per l’adeguamento strutturale delle sale.

Due angiografi biplano saranno dedicati alla diagnostica e all’interventistica neurovascolare per ictus e aneurismi cerebrali, mentre un angiografo monoplano sarà utilizzato per la chirurgia programmata, in ambito cardiologico, vascolare e oncologico. I sistemi biplano, grazie alla possibilità di acquisire immagini radiologiche su due piani e all’elaborazione tridimensionale dei vasi sanguigni, consentono interventi più rapidi, precisi e sicuri.

«Con queste nuove sale – ha sottolineato Giani – i nostri professionisti potranno operare con tecnologie che rappresentano un vero salto di qualità. Careggi conferma il suo ruolo di eccellenza grazie alla sinergia tra il sistema sanitario regionale e l’Università».

Bezzini ha ricordato come la Toscana stia investendo massicciamente in innovazione tecnologica sanitaria: «Siamo tra le regioni che hanno utilizzato meglio le risorse Pnrr per il rinnovamento delle apparecchiature, e l’inaugurazione di oggi ne è una dimostrazione concreta».

I lavori sono stati realizzati senza interrompere le attività chirurgiche, grazie alla riorganizzazione interna e alla professionalità del personale di Careggi, che continua così a rafforzare il proprio ruolo di centro di riferimento regionale per le patologie ad alta complessità.

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