La parola d’ordine, in molti settori, è diventata: eco-compatibile. Un concetto che si può declinare in diversi modi e che – concretamente – trova applicazione in quasi tutti gli ambiti della quotidianità degli italiani. I cambiamenti sono in atto da tempo e toccano ormai tutti i settori… Dalle case ai supermercati, dai vestiti fino alla… carta da parati. Qualche esempio concreto?
Nei supermercati la spesa si fa con shopper di cartone, in plastiche biodegradabili o comunque riutilizzabili. E anche gli involucri dei prodotti sono più attenti a ridurre gli scarti da indifferenziata. Nelle città, ancora, si vanno affermando sempre di più modelli di mobilità alternativi all’auto (con politiche di incentivo all’utilizzo di bici, bike sharing, car sharing, car pooling, bus e via dicendo). Ovunque - dalle aziende all’illuminazione pubblica - si stanno affermando i concetti (e le buone pratiche) dell’energia pulita, del risparmio energetico e dell’efficientamento energetico. I rifiuti sono sempre più differenziati e la quota di riciclato in alcuni Comuni supera l’80 per cento del totale. Ma non solo.
L’effetto Greta – anche se in realtà la dinamica positiva è nata ben prima della fama acquisita dalla giovanissima ambientalista nordica – si sente su quasi tutto, e non solo in termini di difesa del suolo. Se pure, ancora, più in termini di cambiamento del modo di pensare che in azioni concrete adottate dalla totalità degli italiani e dei cittadini del mondo.
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ANCHE LA CASA E’ SEMPRE PIU’… ATTENTA ALLA NATURA
Di certo, però, questa piccola rivoluzione è entrata anche dalla porta di casa. Come? E’ passata dall’ingresso, appunto, e da tutti gli infissi: sempre più isolati sul versante termico per evitare dispersioni di calore.
Poi la svolta green ha toccato le pareti, dove è sempre più presente - in bella vista - una carta da parati con materiali naturali, lavorata con resine non chimicamente nocive oppure completamente realizzata da derivati dei frutti di madre natura, come il sughero, il lino (è il caso della nota Veruso) e via dicendo. Un’esigenza talmente forte che - anche quando la “regola” dei materiali verdi non viene rispettata, magari semplicemente per questioni di prezzo – gli acquirenti scelgono comunque motivi e decori low cost che richiamano direttamente la natura: animali, fiori, piante, con le varianti sempre più gettonate del sughero, del legno e dell’erba… per restare all’esempio della carta da parati: un oggetto, la tappezzeria decorativa, che sta tornando prepotentemente di moda nelle case occidentali per questioni non soltanto estetiche.
Quindi, proseguendo nella similitudine con cui abbiamo aperto, l’onda rivoluzionaria del design verde ha invaso tutte le stanze: tappeti naturali, mobili in legno e magari ricavati dal recupero di oggetti quotidiani (le bottiglie di spumante diventano lampade, i bancali in legno librerie etc). Sul soffitto, ancora, fanno bella mostra lampadine a risparmio energetico. E l’elenco delle novità – tanto più rispetto ai ruggenti anni Ottanta e all’epoca dell’usa e getta – potrebbe essere ancora lungo.
IL CONCETTO? NATURALE E’ BELLO…
La nuova moda è quella del: “naturale è più bello”. Che si parli di nobile sostanza o di gradevole forma poco cambia. I designer hanno deciso che “green” è il must del nuovo millennio. Decorare casa con carte da parati naturali, insomma, non è più una scelta originale di pochi, eccentrici, estremisti dell’ambientalismo. E’ una scelta compatibile con l’ambiente e coi tempi. Di tendenza.