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Cascine; fra campeggio dei disperati e ruota panoramica

C'è possibilità di salvare il grande parco? La parola a Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto.

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Parco delle Cascine Parco delle Cascine © Ok!News24
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Cascine sempre nell'occhio del ciclone, Ancora di più, paradossalmente, da quando c'è la ruota panoramica e l'attigua pista di pattinaggio sul ghiaccio.
La ruota panoramica trasferita dalla Fortezza da Basso alle Cascine è noto essere stata una mossa politica al punto da essere annunciata dal sindaco Dario Nardella con lo slogan: "riprendiamoci le Cascine".
Le cose non sono andate esattamente come prospettava il primo cittadino dato che le notizie di cronaca legate allo spaccio non sono calate; è invece salita, paradossalmente, la percezione d'insicurezza poiché l'attrattore ruota panoramica attirando alle Cascine anche chi non le frequentava senza ruota ha portato a toccare con mano fenomeni evidenti come quello dei parcheggiatori abusivi e dello spaccio alla luce del sole anche a chi prima non ne era a conoscenza.
Un clamoroso autogol dell'amministrazione che sa bene che in chiave sicurezza si gioca il presente e il futuro proprio sul tema della sicurezza.
Sono cambiate davvero le Cascine da quando c'è l'attrazione? Ne abbiamo parlato con Salvatore Calleri che ci onoriamo di avere come nostro esperto di riferimento quando si parla di sicurezza.

Calleri le Cascine oggi....
Le Cascine sono da sempre il Parco di Firenze. A differenza di Firenze che è stata una isola felice, però le Cascine qualche problemuccio l'hanno sempre avuto anche se non ai livelli di oggi.
Erano famose in tempi pre covid come zona di prostituzione, tant'è che con il quotidiano Il Firenze feci scoppiare il caso della prostituzione minorile ivi presente. Oggi la prostituzione è residuale.

Il problema è  lo spaccio?
La parte in cui transita la tramvia è diventata una sorta di isola dell'illegalità diffusa.
Si stima anche se mancano dei dati precisi e quindi il numero può esser in difetto o in eccesso che ci siano circa 200 soggetti che in qualche modo vi dormono o ci stazionano in modo stabile, con una sorta di mini accampamento e di mercatino delle cose rubate.

Quindi ci sta dicendo che c'è una sorta di campeggio abusivo nel parco?
Le persone che stazionano in prevalenza sono centrafricani alle dipendenza di quella che oggi viene chiamata sempre più spesso "la mafia dei culti" nigeriana. Sono al contempo spacciatori ma pure a volte tossici.
È un "campeggio" ampiamente usato dai consumatori di crack che causando una dipendenza immediata dopo il consumo favorisce gli accampamenti in loco dei disperati. 

La tramvia che taglia in due il parco favorisce l'illegalità?
Logisticamente le Cascine son ben posizionate in quanto con la stazione di Santa Maria Novella e la Fortezza da Basso formano un triangolo usato dai culti nigeriani.
Le persone presenti alle Cascine e quelle presenti a Fortezza e Santa Maria Novella però non sono le stesse e non si mischiano più di tanto anche se interagiscono fra loro. 

Come si può intervenire per salvare il parco?
Intervenire alla Cascine non è semplice. Attualmente vi è una sorta di intervento mirato in cui partecipano le forze dell'ordine insieme alla polizia municipale ma non è sufficiente. 
L'ideale sarebbe una operazione congiunta da "sbirro sociale", mista tra militari che chiudono il perimetro, forze dell'ordine con i cani e i reparti mobili e strutture sociali per verificare tutti la situazione esistente.  
Mi rendo conto che è più facile a dirsi che a farsi, ma tant'è  che sarebbe la soluzione più utile. 

Le Cascine come tutto il tema sicurezza in città sono figli delle dipendenze?
Esatto. Per affrontare il tema delle Cascine e della sicurezza più in generale non dobbiamo dimenticare le dipendenze da droga e da alcol che sono causa di ciò che succede.
Firenze purtroppo è una città tossica.

La percezione di alcuni cittadini che la ruota ha portato più insicurezza è reale?
Le Cascine devono essere vissute normalmente ed utilizzate dalle persone normali. Conosco la zona perché ci ho vissuto vicino per una decina d'anni.
Ben venga la ruota panoramica che è fonte di sano divertimento, che porta vita al parco ma non gli si chieda di risolvere la questione sicurezza. Non è compito suo.
Si riapra l'anfiteatro e lo si trasformi in una area cani, come de facto era un tempo, e infatti non c'era un solo spacciatore. 
Le Cascine peraltro tra divieti vari (accessi, ztl, etc...) non son facilmente raggiungibili e accessibili dai fiorentini, il criminale invece non si pone problemi. Anche su questo si deve intervenire a mio avviso. 

C'è ancora speranza di salvarle oppure è troppo tardi?
Le Cascine non sono perse. Se si interverrà per tempo entro due anni si riuscirà a recuperare la situazione.

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