Siamo sicuri che molti dei nostri lettori si ricorderanno della spinosa questione riguardante l’altalenante progetto per la realizzazione di 10 case popolari presso la località di Tagliaferro che, qualche anno fa, accese il dibattito politico mugellano. Tuttavia, se così non fosse, ciò che segue altro non è che un piccolo riassunto degli avvenimenti che si susseguirono: Nel dicembre del 2011, il Comune di San Piero a Sieve aveva rifiutato i fondi regionali (pari a 1 milione e 500mila euro) per la realizzazione di 10 alloggi di edilizia economica e popolare mediante il recupero dell’edificio di proprietà comunale ex Scuola materna in località Campomigliaio – Tagliaferro. Il motivo del rifiuto era stata la volontà di vendere l’immobile e il terreno per realizzarvi 10 appartamenti di edilizia privata: tale situazione fu denunciata, all’epoca, dal capogruppo di Rifondazione Comunista del Consiglio Comunale di San Piero a Sieve, Alessandra Alleva. Pochi mesi dopo, ad inizio 2012, erano poi stati richiesti dal Comune i fondi regionali in precedenza rifiutati: in merito a questo repentino cambio di decisione, OK!Mugello aveva pubblicato la relativa spiegazione del sindaco di allora di San Piero a Sieve, Marco Semplici, il quale affermò che il Comune aveva preso tale decisione di rifiuto “dato il pessimo scenario economico – finanziario dell’ente”, visto il quale “fu ritenuto impossibile rinunciare ad un introito derivante dalla vendita dell’area”. “Pur tenendo conto del fatto che la costruzione degli alloggi avrebbe senz’altro agevolato, ed in qualche caso risolto, la situazione di molte persone che stanno vivendo enormi disagi, la scelta obbligata è andata nella direzione della sopravvivenza stessa del nostro Comune”, dichiarò il Sindaco. Tuttavia, visto che poi il quadro derivante dalla chiusura del conto economico del 2011 risultò in pareggio, fu sentenziato che gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica potevano essere realizzati, e pertanto si richiesero nuovamente alla Regione e alla LODE Fiorentina i relativi contributi. Da quel momento in poi, la questione ha sempre presentato dei margini (e non solo) poco chiari... Pertanto abbiamo deciso di contattare l’attuale sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, per chiedere chiarimenti e conferme inerenti il destino dell’area. Il Sindaco, con la massima disponibilità, ci ha annunciato che il progetto per la realizzazione di case popolari nella località di Campomigliaio – Tagliaferro è definitivamente tramontato. Vi sono numerose richieste e interessamenti edilizi in merito all’area, ma nessuno di questi comprende la realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare. Speriamo di aver soddisfatto la curiosità di molti nostri lettori.
Paolo Castelli
Questo era quanto scritto nel programma di "LiberaMente a sinistra" : " Anche nel nostro Comune siamo in emergenza abitativa, in particolare a S.Piero pur essendoci un considerevole numero di case popolari. Riconoscimento giusto di questa situazione di difficolt strutturale stata quindi nel 2011 lattribuzione del finanziamento regionale di 1 milione e 500.000 Euro a totale copertura della spesa per la realizzazione di n.10 alloggi di edilizia residenziale pubblica mediante recupero delledificio di propriet comunale ex Scuola materna in localit Campomigliaio-Tagliaferro, avendo il Comune di S.Piero conseguito il primo posto nella graduatoria della L.O.D.E. Fiorentina sulla base di indicatori incontrovertibili di disagio abitativo. Ma l'incredibile accaduto: a fine 2011 la Giunta del Comune di S.Piero a Sieve ha rifiutato il finanziamento regionale gi assegnato con progetto gi pronto, con una motivazione semplice quanto sconcertante: pr
Paolo Castelli
ocedere alla vendita dellimmobile e del terreno previa valorizzazione dello stesso mediante variante urbanistica che prevedesse la realizzazione di n.10 appartamenti di edilizia privata. Il ricavato avrebbe dovuto contribuire a coprire le difficolt di Bilancio del Comune. Successivamente, per l'azione di contestazione svolta dai gruppi Consiliari di Rifondazione e Lista Civica Idea e dalla popolazione, in particolare dagli iscritti in graduatoria per l'assegnazione di case popolari, c' stato il ripensamento e a fronte della rinuncia alla vendita dell'ex Asilo di Campomigliaio-Tagliaferro da parte del Comune, la Regione ha mantenuto l'impegno di stanziare un nuovo finanziamento a totale copertura, di importo un po' inferiore che per ad oggi ancora fermo al Ministero per le infrastrutture in attesa della quota di competenza statale. Cos le 10 case a Campomigliaio che potevano essere a quest'ora belle e costruite e abitate, sono ancora un
Paolo Castelli
sogno. Anzitutto con una nuova azione di lotta va rivendicato e recuperato il finanziamento fermo al Ministero e iniziata al pi presto la costruzione delle 10 case nell'ex Scuola Materna di Tagliaferro." PERO' LA NUOVA AMMINISTRAZIONE SI E' BEN GUARDATA DAL RIVENDICARE L'ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO GIA' CONCESSO, E ORA DA' PER SCONTATO CHE LA POSSIBILITA' DI REALIZZARE LE CASE POPOLARI GIA' PROGRAMMATE SIA UNA "IPOTESI TRAMONTATA" E TORNA A VENTILARE LA POSSIBILITA' DI VENDERE L'EX SCUOLA DI TAGLIAFERRO PER QUATTRO SOLDI PER FARCI FARE CASE PRIVATE !
Paolo Castelli
Ecco il testo di un volantino del 2012, quando un comitato di cittadini costrinse il Sindaco a fare marcia indietro...(anche se poi con la nuova amministrazione la cosa non ha pi avuto seguito): ...A VOLTE RITORNANO Recupero finanziamento case popolari: a che punto siamo??? Cari concittadini, dopo la nostra Assemblea del 22 Marzo in Villa Adami dal titolo Un errore grosso come10 case sul rifiuto del Comune di S.Piero a Sieve del finanziamento al 100% di 1 milione e 500.000 Euro per la costruzione, nella frazione di Campomigliaio, di 10 case popolari, di un ambulatorio medico, di una sala riunioni e seggio elettorale, abbiamo veramente fatto di tutto per riavere il finanziamento e cos qualcosa di positivo negli ultimi giorni successo, anzitutto c stato il ripensamento del nostro Sindaco che ha ufficialmente richiesto indietro il finanziamento, dando prova di saper ascoltare i cittadini, quando questi si fanno sentire. E un primo imp
Paolo Castelli
ortantissimo successo dellazione di contestazione svolta dai gruppi consiliari di opposizione (Rifondazione Comunista e Lista Civica Idea) e della mobilitazione della popolazione di S.Piero, in particolare dei cittadini in graduatoria per lassegnazione delle case popolari. Apre infatti la strada alla riconquista del finanziamento originario o alla attribuzione di un finanziamento sostitutivo finalizzato allo stesso scopo. Bisogna per continuare a protestare e rivendicare il diritto della popolazione di S.Piero alle case popolari e alle strutture pubbliche di servizio nella frazione, perch la dotazione di edilizia pubblica patrimonio di tutta la comunit sampierina. Questo patrimonio tanto pi prezioso in questi tempi di crisi che vedranno inasprirsi sempre pi il disagio per limpossibilit, per la stragrande maggioranza della popolazione, non pi solo per gli strati deboli, di soddisfare bisogni primari, in primo luogo labitazione. Per fa
Paolo Castelli
re il punto sulla situazione invitiamo tutta la cittadinanza a venire presso il banchino informativo del nostro Comitato Case Popolari SABATO 21 aprile dalle ore 15 alle 18 nella zona del Mercato, davanti alla pasticceria (L.go F.lli Rosselli) Potr essere loccasione per aderire al Comitato, partecipare, proporre e dare forza a questa battaglia di civilt e democrazia di base. Il Comitato Case Popolari di S.Piero a Sieve