
Campi Bisenzio – Si inasprisce lo scontro politico sulla gestione della vicenda legata alla salmonellosi nelle mense scolastiche gestite da Qualità & Servizi, dopo che la Procura di Prato ha ufficialmente iscritto nel registro degli indagati i vertici dell’azienda pubblica per avvelenamento colposo da alimenti e lesioni colpose. Il capogruppo delle liste di centrodestra, Paolo Gandola, ha lanciato un appello ai Comuni proprietari della società affinché intervengano con decisione sulla gestione della crisi, chiedendo le dimissioni immediate dell’amministratore delegato di Qualità & Servizi.
"Adesso l’Amministratore Delegato faccia un passo indietro. Diversamente, siano i Comuni proprietari dell’azienda a intervenire in autotutela", ha dichiarato Gandola, esprimendo sconcerto e rammarico per gli sviluppi dell’inchiesta. Il consigliere ha poi puntato il dito contro il Comune di Campi Bisenzio, accusandolo di non aver dato la giusta attenzione alla vicenda e di minimizzare le responsabilità della società. "Il Comune di Campi la smetta di minimizzare e convochi subito le commissioni che da tempo io e il resto dell’opposizione chiediamo. È inaccettabile che, a distanza di mesi, il Comune non abbia approfondito la vicenda, come invece è stato fatto a Sesto Fiorentino grazie all’opera del collega Daniele Brunori, presidente della Commissione di Controllo", ha sottolineato Gandola.
L’esponente del centrodestra ha infatti partecipato, come uditore, a una delle commissioni convocate a Sesto Fiorentino, dove sarebbero emerse in modo chiaro le responsabilità di Qualità & Servizi nella contaminazione che ha colpito oltre 250 bambini tra settembre e ottobre 2024.
Gandola ha poi evidenziato come a Campi le commissioni siano ancora bloccate, ufficialmente a causa della necessità di rinominare i presidenti dopo il passaggio all’opposizione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, che hanno lasciato la maggioranza del sindaco Tagliaferri.
"Di tempo se n’è già perso troppo. Il Comune deve attivarsi immediatamente, senza ulteriori ritardi", ha affermato.
Secondo Gandola, la situazione richiede un intervento drastico per ristabilire la fiducia delle famiglie e garantire che un episodio del genere non si ripeta.
"Occorre inaugurare, senza ritardo, una nuova fase per riportare serenità nelle tante famiglie coinvolte nella vicenda e in tutti coloro che usufruiscono del servizio mensa. La fiducia è stata irrimediabilmente compromessa, e per questo è necessario imprimere una svolta", ha concluso il consigliere.
Ora la palla passa ai Comuni soci di Qualità & Servizi, chiamati a decidere se accogliere la richiesta di dimissioni dell’attuale dirigenza e ad assumere eventuali provvedimenti in vista degli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Prato.